Brescia 2023: capitale della cultura, ma anche dell'economia

Le aziende del territorio puntano sulla rilocalizzazione per raggiungere l’indipendenza energetica e produttiva
Gli ultimi tre anni saranno ricordati sui libri di storia per il continuo susseguirsi di emergenze globali: in primis pandemiche, poi economiche, con i costi energetici fuori controllo, gli aumenti speculativi delle materie prime e la conseguente scarsa reperibilità, infine la guerra in Ucraina, cominciata con l’insensata invasione russa. Tutto questo ha innescato ovviamente una speculazione inflattiva in tutto il mondo, tanto che nella sola area Euro a ottobre 2022 si attestava intorno al +10% su base annua.
Che effetto avrà questo scenario sulla nostra economia e sul mercato immobiliare d’impresa nel prossimo futuro?

Per saperne di più, analizziamo il tema con gli esperti Antonio e Andrea Checcucci, co-titolari dello Studio Colombo & Checcucci Srl – con sede a Brescia Due, Palazzo Symbol – da oltre 40 anni realtà leader a livello nazionale nel campo dell’intermediazione immobiliare per l’impresa: settore nel quale fornisce consulenza nelle compravendite e locazioni di stabilimenti industriali, capannoni artigianali, magazzini per logistica, terreni, uffici, negozi e immobili per investimento.
«Dal 2020 in poi – afferma Andrea Checcucci –, tutti questi fattori hanno scatenato nel mondo imprenditoriale italiano un grande fermento che ha fatto ripensare alla globalizzazione e terziarizzazione aziendale. Molte aziende bresciane, infatti, trovatesi di fronte ad aumenti del costo delle materie, dell’energia e dei trasporti, nonché all’incertezza dei tempi di consegna, hanno ripreso da due anni a rilocalizzare le piccole-medie produzioni sul nostro territorio, cercando il più possibile l’indipendenza produttiva ed energetica. Questo processo è in decisa accelerazione, ed è anche il motivo della poca disponibilità immobiliare: trovare un capannone in affitto è diventato una vera e propria rarità».

«Questo fenomeno – prosegue Antonio Checcucci – ha fatto ripartire la richiesta di immobili d’impresa e di terreni edificabili, ovviamente tra mille difficoltà di ordine tecnico/burocratico (lentezze e inadeguatezza della nostra pubblica amministrazione) e finanziario (aumento dei tassi).
Andrea Checcucci sottolinea inoltre come il mercato immobiliare d’impresa per l’investimento abbia anch’esso beneficiato di una buona ripresa, e anche della sana concorrenza dei rendimenti delle obbligazioni, tanto da portare il rendimento lordo medio di un immobile industriale locato vicino all’8%.
Segnalo inoltre che molti strumenti e fondi finanziari, e le borse mondiali in genere, nel 2022 hanno perso mediamente il 20%, mentre l’investimento immobiliare è ampiamente in segno positivo: l’inflazione ha fatto aumentare teoricamente il valore dell’immobile, i canoni hanno fatto fruttare mediamente il 6-7% lordo, e ora sono addirittura aumentati».

Capitolo a parte per i fondi di investimento immobiliari nazionali ed esteri: «La nostra provincia è diventata ormai da anni un territorio ricco di opportunità per questi soggetti finanziari investitori – dichiara Antonio Checcucci –, i quali acquistano immobili d’impresa o terreni da sviluppare per poi locarli a primarie aziende bresciane e straniere, assimilando e modellando sempre più la nostra economia a dinamiche europee».

Lo Studio Colombo si avvia a chiudere il primo trimestre 2023 con un ottimo bilancio: punta infatti a superare i 20mila metri quadri di immobili d’impresa e i 30mila metri quadri di terreni edificabili industriali/commerciali, collocati in diverse operazioni durante i primi tre mesi dell’anno.
In questo modo il territorio bresciano si dimostra sempre più «capitale» di una serie di segmenti produttivi, «creando, anche in tempi difficili come questi, nuovi posti di lavoro e aumentando il benessere sociale – commentano i Checcucci –. Tutto questo ci auguriamo verrà governato sia dalla politica nazionale sia da quella locale, pianificando il fenomeno in modo che imprenditori e investitori abbiano certezze che li spingano a proseguire con vigore in questa direzione».

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