Sponsorizzato

Atti concreti di Regione Lombardia nella direzione della sostenibilità

«Abbiamo il dovere e l’opportunità di guidare la transizione verso l’economia circolare», dice l'assessore Giorgio Maione
Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia
Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia
AA

Il cambiamento climatico si manifesta in modo sempre più tangibile anche in Lombardia e impone scelte coraggiose. Non va dimenticato che sono i governi nazionali che firmano i trattati, tuttavia, un ruolo centrale nell’attuarli spetta alle regioni e alle città, con un’interdipendenza tra la dimensione globale e quella locale che è sempre più riconosciuta anche nei vertici internazionali.

Le dichiarazioni

«La Lombardia ha il dovere e l’opportunità di guidare la transizione verso l’economia circolare. Ridurre le emissioni non significa soltanto tutelare l’ambiente, ma rafforzare la competitività delle nostre imprese e creare lavoro di qualità - ha detto Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia -. Con i bandi “Ricircolo” della Direzione Ambiente e con i 650 milioni di fondi Fesr possiamo sostenere concretamente i settori chiave - dall’acciaio all’edilizia, dalla plastica al tessile - trasformando la sfida climatica in un motore di innovazione. La nostra regione deve dimostrare che sostenibilità e sviluppo possono camminare insieme, in linea con il Green Deal europeo e con le aspettative dei cittadini lombardi».

È in questo solco che Regione Lombardia, il 18 luglio scorso, ha approvato la legge regionale n.11 (legge per il clima), che definisce una cornice normativa chiara e organica per affrontare le sfide del cambiamento climatico. La norma rappresenta una delle prime leggi regionali organiche in Italia e in Europa e interviene sui due pilastri fondamentali, la neutralità carbonica e la resilienza del territorio.

Da un lato c’è l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti, dall’altro si punta a potenziare la protezione dai cambiamenti climatici. La legge ha tra i suoi obiettivi anche la promozione dell’idrogeno, per la quale il 24 novembre è stata approvata la Strategia Regionale Idrogeno.

«La Lombardia è terra di innovazione e di ricerca. Il nostro impegno si traduce in progetti concreti che generano benefici diretti sul territorio: dalla Valle Camonica, sede della prima Hydrogen Valley, al dinamismo della grande industria. Questa strategia prevede la creazione di distretti dell’idrogeno, dove produrre e consumare in modo efficiente, generando economie di scala per sviluppare una filiera industriale», ha dichiarato l’Assessore Maione.

Il contesto

Propedeutica alla costruzione del piano sul tema dell’idrogeno è stata la ricognizione del contesto, sia dal punto di vista tecnico che di policy a livello sovraregionale. Quest’analisi ha consentito di identificare il ruolo che la Lombardia potrà assumere nel quadro nazionale ed europeo. Per il soddisfacimento della domanda di idrogeno è possibile comparare diverse opzioni tecnologiche, interne ed esterne al territorio regionale.

Le linee di azione del disegno regionale saranno in stretto raccordo con quelle proposte dalla Strategia Nazionale Idrogeno, recentemente pubblicata. Più in generale, lo sviluppo della filiera idrogeno avviene attraverso la sinergia tra le azioni attivate ai diversi livelli di governo (regionale, nazionale ed europeo); fondamentali sul livello nazionale ed europeo gli strumenti normativi ma anche gli incentivi sulla filiera di produzione ed utilizzo, gli incentivi alla ricerca, la rete di trasporto e il sostegno alla filiera di produzione delle tecnologie al servizio dell’idrogeno.

La legge per il clima fa riferimento anche all’energia nucleare: in questo ambito è attribuito alla Regione il ruolo di promuovere la ricerca e l’innovazione. Un primo passo in questa direzione è già stato compiuto lo scorso maggio, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea).

Le buone pratiche per una mobilità più green

Tra le soluzioni consigliate anche le auto elettriche
Tra le soluzioni consigliate anche le auto elettriche

Mobilità e sostenibilità sono due concetti che vanno di pari passo. Adottando alcune buone pratiche ogni giorno è possibile ridurre il proprio impatto sull’ambiente: ecco come fare.

Usare bicicletta e mezzi pubblici rappresenta un’idea vincente, in particolare se i percorsi da fare sono brevi e nei centri urbani. Per quanto riguarda le due ruote - e le auto - sono disponibili i servizi di bike sharing e car sharing, che permettono di noleggiare i mezzi per il tempo di cui si ha necessità. Nel caso in cui ci si debba spostare attraverso tracciati più lunghi si può adottare il car pooling: in questo caso si condivide lo stesso veicolo, facendo sì che su strada circolino meno automobili e si riduca quindi l’inquinamento.

Se in città si usa invece il proprio mezzo è consigliabile mantenere un’andatura regolare, evitando se possibile le brusche frenate e accelerazioni. Anche utilizzare le marce alte può aiutare a risparmiare carburante e a diminuire quindi le emissioni, così come è preferibile spegnere il motore appena possibile quando si è fermi al semaforo. Sulle autostrade, invece, la velocità andrebbe ridotta, sia per una questione di sicurezza che di sostenibilità. Viaggiare a 110 km/h invece che a 130 km/h può portare infatti a una riduzione dei consumi fino al 30%.

È fondamentale anche tenere in perfetta efficienza la propria automobile, a partire dalla pressione degli pneumatici, che non deve essere troppo bassa. Può risultare utile inoltre dotarsi di pneumatici energy saver, in grado di ridurre i consumi fino al 3% in città e fino al 5% sui percorsi extraurbani.

Particolare cura va riservata infine alla fase di acquisto di nuovi veicoli. Tra le automobili andrebbero privilegiate quelle elettriche o, nel caso delle endotermiche, i modelli meno inquinanti e dalle prestazioni migliori. Lo stesso vale per motocicli e ciclomotori: meglio optare per due ruote a zero emissioni o, anche in questo caso, per qualle appartenenti alle classi emissive più avanzate e con le migliori performance sotto il profilo ambientale.

Comportamenti per energia e alimentazione

L'efficienza è un aspetto determinante
L'efficienza è un aspetto determinante

Utilizzare le fonti energetiche in modo intelligente e adottare un’alimentazione sostenibile sono due comportamenti che tutelano il nostro pianeta. In questi due contesti esistono infatti alcune azioni in grado di fare la differenza ogni giorno.

Un’ottima soluzione consiste nell’installare apparecchi in grado di contabilizzare il calore che viene effettivamente consumato in casa; al contempo, gli ambienti inutilizzati non vengono riscaldati, evitando sprechi inutili. Nelle stanze interne andrebbe inoltre mantenuta una temperatura non superiore a 20 gradi e, al contempo, si dovrebbero sostituire gli infissi poco efficienti a causa della loro scarsa capacità isolante.

Quando si compra un nuovo elettrodomestico sarebbe opportuno orientarsi verso modelli a basso consumo energetico, mentre quando gli apparecchi tecnologici non vengono usati andrebbe evitata l’adozione della funzione stand by. Può risultare utile inoltre l’installazione di un impianto solare termico o fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, in modo da avere a disposizione energia pulita.

C’è poi un altro piccolo, ma decisivo, gesto che può essere compiuto in ambito domestico: il montaggio di lampadine dal ridotto consumo energetico. Questi accessori compensano il prezzo più alto rispetto a quelli tradizionali con efficienza e durata nel tempo decisamente maggiori.

Anche a tavola si possono adottare comportamenti più sostenibili. Basti pensare solamente all’evitare lo spreco di cibo: la produzione di quest’ultimo è associata a emissioni di protossido di azoto, metano e ammoniaca, quindi se si compra ciò che effettivamente si consuma si riducono, al contempo, scarti ed emissioni.

Meglio optare infine per una dieta ricca di frutta e verdura, più sana e sostenibile rispetto a un’alimentazione a base di carne, e, se possibile acquistare prodotti a chilometri zero per diminuire le emissioni legate al trasporto della merce.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato