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Addio agli occhiali con la chirurgia refrattiva per la presbiopia

Il medico oculista Emanuele Scuri risponde alle domande più frequenti sugli interventi per correggere la vista
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La presbiopia è un difetto visivo causato dalla perdita graduale, progressiva e irreversibile di elasticità del cristallino, la piccola lente situata all’interno del bulbo oculare che permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina.

Con l’aumentare dell’età, tutti noi subiamo questo disturbo, di conseguenza l’occhio comincia a non vedere bene gli oggetti vicini.

La chirurgia refrattiva non può restituire elasticità al nostro cristallino, ma il disturbo che ne deriva può essere corretto. Per farlo esistono diverse tecniche: la scelta dell’intervento più adatto dipende dall’entità del difetto e dal risultato che il paziente vuole ottenere. Per individuare la scelta giusta è opportuno rivolgersi ad una struttura che può eseguire tutte le più moderne tecniche chirurgiche, oltre a garantire una scrupolosa valutazione pre-operatoria attraverso esami sofisticati.

Per chiarire ogni dubbio, abbiamo chiesto al dottor Emanuele Scuri - direttore sanitario e fondatore del centro oculistico Star 9000 a Brescia, tra i primi oculisti italiani ad aver studiato e sperimentato le tecnologie laser applicandole per interventi all’avanguardia - quali sono le domande che più spesso gli vengono poste dai pazienti interessati ai trattamenti per correggere la presbiopia e liberarsi dalla dipendenza dagli occhiali.

È possibile prevenire l’insorgenza della presbiopia?

La presbiopia è un difetto di rifrazione che interessa tutte le persone dai quarantacinque anni d’età in poi, poiché il cristallino continua a crescere tutta la vita e diventa via via più compatto, più denso. La perdita di elasticità del cristallino determina un calo nella sua capacità di mettere a fuoco e di conseguenza l’occhio comincia a non vedere bene da vicino. Facendo un paragone con una macchina fotografica, sarebbe come avere un fuoco fisso, come se la ghiera di messa a fuoco fosse bloccata.

Un paziente che soffre di presbiopia avrà difficoltà a vedere nitidamente quando legge, scrive e in tutte le attività a distanza ravvicinata. Allontanare il testo da leggere o utilizzare una luce aggiuntiva è una delle prime soluzioni a cui ogni persona ricorre spontaneamente.

Perché correggere la presbiopia?

Come tutta la chirurgia refrattiva, sottoporsi a un intervento per correggere la presbiopia non rappresenta una scelta necessaria ma dettata dalla volontà di vivere meglio. Alcune persone trovano un grande disagio dall'utilizzo dell’occhiale – come doverlo indossare per leggere il menù al ristorante o i nomi sui campanelli degli edifici - e si rivolgono a noi per risolvere questa condizione.

Quando un paziente ci espone il suo desiderio di liberarsi dalla dipendenza dagli occhiali, scegliamo la chirurgia più adatta: in certi casi, con determinati difetti di vista, si può fare una chirurgia corneale; in altri casi si interviene sul cristallino.

Da cosa dipende la scelta dell’intervento?

La scelta dell'intervento presbiopico è condizionata dal difetto di vista.

Per esempio, il Supracor, un tipo di chirurgia laser corneale, è una chirurgia da riservare alle persone che soffrono di un’ipermetropia o di un astigmatismo medi/leggeri, oppure alle persone che sono riuscite a non utilizzare gli occhiali, magari sforzando un po’ gli occhi, fino ai 40-45 anni.

In casi di presbiopia in pazienti che soffrono anche di miopia abbastanza elevata, anche associata ad astigmatismo, facciamo una correzione ottimizzata da lontano nell’occhio dominante e per medio/vicino nell'altro occhio. Questa seconda tecnica di chirurgia corneale, che prende il nome di monovisione, è adatta anche a chi soffre di miopia leggera: a questi pazienti propongo spesso di intervenire solo su uno dei due occhi. Ovviamente ogni caso va valutato singolarmente.

Per alcuni pazienti, la soluzione migliore è quella di procedere con un intervento di cataratta anticipato (RLE - Lensectomia Refrattiva), che prevede la sostituzione del cristallino con una lente che permette di mettere a fuoco a varie distanze: un cristallino artificiale Premium (IOL).

Ci può parlare più nel dettaglio di questi tre interventi?

Il Supracor è un trattamento che si esegue con la procedura Femto-LASIK comunemente adottata per la correzione della vista. È un’innovativa tecnica laser, rapida, precisa, sicura e indolore. Evitando l’utilizzo di strumenti taglienti e la rimozione dell’epitelio, permette un recupero estremamente rapido. Si avvale di due laser: quello a femtosecondi e il laser ad eccimeri. La procedura è totalmente computerizzata e la massima precisione di esecuzione riduce sensibilmente il fastidio e il tempo di guarigione. Può essere utilizzata per la cura di numerosi casi di presbiopia, garantendo al paziente il risultato di un’ottima vista da distanze ravvicinate, intermedie e lontane.

Con la tecnica della monovisione si corregge l’occhio dominante per la visione da lontano, lasciando intenzionalmente una leggera miopia nell’altro occhio, quello non dominante. In questo modo il cervello, attraverso la fusione delle immagini percepite, compenserà la vista permettendo di vedere l’immagine nitida e a fuoco sia da vicino che da lontano.

La Lensectomia Refrattiva (RLE) è una tecnica chirurgica che consiste nella sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale, personalizzato a seconda del difetto visivo, delle strutture oculari e delle esigenze del paziente. È l’operazione di prima scelta per i pazienti che hanno una iniziale cataratta, ma può essere effettuato anche in assenza di cataratta allo scopo di correggere la visione a tutte le distanze.

L’intervento può essere eseguito manualmente o con l’ausilio del laser a femtosecondi. Questo laser garantisce massima precisione in alcune importanti fasi chirurgiche, minor trauma dei tessuti oculari e contribuisce ad un miglior posizionamento del cristallino artificiale. I cristallini artificiali impiegati si chiamano IOL e permettono di correggere la presbiopia anche quando è associata ad altri difetti di vista: ci sono lenti che fanno vedere meglio di notte, lenti che fanno vedere meglio di giorno, lenti studiate per persone miopi e lenti per ipermetropi. Viene scelta la tipologia che permette la migliore qualità di visione nelle attività che il paziente considera prioritarie: lo sport, la lettura, la guida notturna e via dicendo.

Per ulteriori informazioni sulla chirurgia refrattiva per la correzione della presbiopia e degli altri difetti di vista potete visitare il sito web del centro oculistico Star 9000 o chiamare il numero 030 2420180.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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