Una mamma felice con poco

AA

Questa è una bella storia vera. Conosco questa ragazza in una cascina della Bassa, dove puoi comperare verdure fresche e altri prodotti. La vedo e mi piace al primo contatto è giovane allegra e molto rispettosa. A lei piace il suo lavoro lo fa con dedizione. Nel corso dell'estate scorsa la incontro più volte, quando con me c'è mia figlia lei ci guarda in modo particolare, è straniera e fra me pensavo, forse le ricorderemo la sua famiglia. A fine estate una delle ultime volte che mi recavo da lei mi dice che mi vuole dire qualcosa, se può dire? «Certo che sì» rispondo: «Sa che la guardo da tempo e lei è proprio mamma come vorrei diventare io». Le rispondo che è tanto giovane e lo diventerà un giorno, ma già si è allontanata, sta prendendo qualcosa dall'automobile, ritorna con delle carte è raggiante, mi mostra un'ecografia, «sarò mamma». È felice spera sia un maschietto, sa già il nome Alessandro e nascerà in un giorno di festa il 1° maggio. Mi batte forte il cuore, non solo per il grande regalo che mi ha da poco donato, sapere che abbia visto in me la cosa che più ho amato, essere mamma e poi al femminile mia figlia si chiama Sandra e non da ultimo sono nata il 1° maggio, subito penso sia un regalo che mi ha fatto la mia mamma che non c'è più. Ci lasciamo con la promessa che mi telefonerà quando saprà chi nascerà. Ora che stiamo aspettando il sesso del nascituro, le porto cose per la casa, ha da poco traslocato e delle tende le serviranno, mi invita per vedere come le ha messe. Vedo una casa ordinata, la cameretta del bimbo con poche cose. Leggo su Ottopiù il nostro giornale delle compravendite che una signora regala a chi serve cose per neonati, la chiamo e la ragazza le va a prendere, non le ho detto che ho tutto e di più per un maschietto (sono in attesa di una seconda nipotina) e speravo di trovare chi ne avesse bisogno è un insegnamento della mia mamma, sempre diceva che le cose di un bimbo possono servire a tanti bimbi si usano così poco. «È un maschio». Nei giorni a venire vado da lei e le porto tutto, la trovo che pulisce verdure, (fa molto freddo) sotto un telo di plastica con un gatto che le fa compagnia mi riceve con un grande sorriso, la vorrei immortalare, son sicura vincerei il 1° premio fotografico, le do il tutto, mi abbraccia e mi dice: «Grazie lui avrà più vestiti di me». Contenta mamma!

Lettera firmata

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