Tutti amorevoli in un momento tanto difficile
Le scrivo per chiederle gentilmente di potere pubblicare questa mia lettera di ringraziamento alle persone che mi hanno aiutato in un momento molto difficile della mia vita. Tutto è iniziato a dicembre 2010: mia sorella Monica scopre di avere un tumore al seno. Per me e la mia famiglia sono stati giorni di sofferenza, dolore, pianti... la nostra serenità e tranquillità familiare è stata devastata da questa terribile notizia... ci è «crollato il mondo addosso». Io ho deciso di stare vicino a mia sorella sostenendola moralmente e accompagnandola nel suo percorso clinico, dalle visite agli interventi e alle terapie, perché per me era importante e fondamentale che guarisse, tutto il resto non contava, lavoro compreso. E proprio a proposito del mio lavoro, devo riconoscere che tutte le persone che lavorano con me sono state eccezionali, perché mi hanno permesso di assistere mia sorella senza alcuna difficoltà, venendo costantemente incontro alle mie esigenze familiari. Desidero innanzi tutto ringraziare la mia cara amica e collega Paola che è stata la prima persona alla quale ho confidato questa triste notizia e che mi è stata di grande conforto rincuorandomi con affetto e calore umano. Grazie di tutto cuore al signor Claudio Brunelli, presidente della scuola dell'infanzia «Filippo Ferrari» di Borgo S. Giacomo presso la quale io lavoro da tanti anni come maestra d'asilo, persona di straordinaria umanità e sensibilità, che mi ha concesso la possibilità di seguire per tutti questi mesi il percorso terapeutico di mia sorella. Fin dal primo momento in cui ho comunicato la notizia di questo grave problema di salute, mi ha sottolineato di non preoccuparmi per la scuola, lì ci si poteva organizzare con le colleghe in un modo o nell'altro, ma la cosa più importante era di stare vicino a mia sorella e fare di tutto affinché potesse guarire al più presto. La profondità d'animo e lo spessore umano del signor Claudio Brunelli sono valori rari, da ammirare e da prendere come esempio, anche e soprattutto nel mondo del lavoro dove è difficile trovare un datore di lavoro che conceda la possibilità di assentarsi per tanti giorni nel corso di parecchi mesi per assistere la propria sorella in un percorso difficilissimo e pesante come quello della scoperta e cura di un tumore. In un mondo come quello di oggi, dove conta di più l'avere che l'essere, lui ha saputo riconoscere il valore prioritario della salute e della vita rispetto a qualsiasi altro interesse materiale. E di questo sia io che mia sorella gliene saremo per sempre grate. Un grazie va anche al signor Luigi Merlini e al signor Giacomo Sora, rappresentanti del Consiglio di amministrazione della scuola, che hanno capito e appoggiato la mia situazione. Grazie infinite alle mie superfantastiche colleghe che in questo anno scolastico mi hanno sempre sostenuto e aiutato con i bambini senza farmi mai pesare la situazione, mi hanno sempre sostituita «con il cuore» e con i loro sorrisi, abbracci, silenzi e ascolto mi hanno capito e consolato in questi difficili mesi di sofferenza e pianti. Grazie a Rosanna, Paola, Giulia e Stefania, grandi maestre, grandi persone! E grazie anche alle maestre Elena e Rita che mi sono state vicine. Grazie alla cuoca Chiara che ogni volta che rientravo a scuola dopo le visite o le terapie mi teneva da parte il panino con la carne o il formaggio o il prosciutto e la mia mela nel piattino, preoccupandosi di me e della mia salute come una mamma premurosa e affettuosa. Grazie ad Angioletta, che tra le pulizie negli ambienti della scuola e l'aspirapolvere quasi sempre acceso, si fermava davanti alla mia sezione per chiedermi di mia sorella, e con una mano sulla spalla o una carezza mi diceva che sarebbe andato tutto bene, che ce l'avrebbe fatta a superare tutto questo. Grazie alla signora Giuliana che al mattino o nel pomeriggio trovava sempre il momento giusto o le parole adatte per farmi coraggio. Grazie alla segretaria Laura che tra un permesso e l'altro da farmi compilare mi diceva che sarebbe andato tutto bene. Rivolgo un ringraziamento speciale alla dott.ssa Patrizia Enzi che, in occasione di tutti gli incontri di coordinamento di zona fra scuole materne, ha sempre dimostrato sensibilità e bontà d'animo nell'interessarsi della salute di mia sorella. Vorrei rivolgere un ringraziamento anche ai genitori dei bambini della scuola, in particolare ad alcune mamme della mia sezione «rossa» che mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto a non mollare mai... grazie in particolare a Veronica, Eugenia, Giovanna, Francesca, Monica, Valeriana e a tutte le altre mamme. Ultimo, ma non meno importante, ringraziamento va ai miei cari bambini della sezione «rossa», in particolare ai «grandi», che sono stati la mia «luce» per andare avanti. I loro abbracci, sorrisi, sguardi, parole, le loro tante domande sono stati fondamentali per me per poter superare questi difficili mesi. Quando li avvisavo che dovevo stare a casa da scuola per accompagnare mia sorella in ospedale a Brescia, aspettavano con ansia e gioia il mio ritorno e puntualmente mi chiedevano: «Come sta tua sorella? Come è andata la cura? Le medicine la fanno guarire? La puntura gli ha fatto male? Non è ancora guarita? Cinzia, abbiamo detto la preghierina per tua sorella...». Grazie ai miei cari «angioletti» del gruppo dei grandi («i leoni») Gaia, Isabella, Giada, Giuliacaterina, Gabriele, Riccardo, Alessandro e Francesco che, nei momenti di sconforto e a volte di pianto, mi consolavano con una carezza, un abbraccio o un bacio. Questa è la dimostrazione che tutti i componenti della mia scuola hanno lottato, ognuno nella sua quotidianità, per starmi vicino e darmi coraggio, rendendomi più forte e di sostegno a mia sorella Monica nel combattere questa malattia... sono stati una grande «squadra», «tutti per uno, uno per tutti...» mi hanno, anzi «ci» hanno voluto bene dimostrandoci tanto affetto e solidarietà. Sono orgogliosa e fiera di lavorare con un gruppo di persone affiatato e solidale: nonostante le difficoltà e i problemi che si incontrano spesso nell'attività lavorativa, «non è sempre tutto rosa e fiori», nel momento del bisogno, quando ho sentito di aver perso le mie certezze, la mia «bussola», ho ritrovato la mia direzione grazie all'affetto, al calore umano e alla speranza che mi hanno trasmesso. Per me e mia sorella è quasi arrivata la fine di questo lungo, faticoso e doloroso viaggio, forza Monica insieme ce la faremo! Un caloroso abbraccio a tutti voi e che Dio ci protegga e benedica. Grazie! Vi vogliamo bene!
Maestra Cinzia Fossati
Borgo S. Giacomo
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