Truffati dai furbi abbiamo perso denaro e fiducia

Lettere al direttore
AA
Questa mia per tutte quelle persone che come noi si fidano del prossimo, di chi ancora crede nell’aiuto della gente. Non tutte le persone con le quali veniamo in contatto sono degne della nostra fiducia. Lo diciamo per esperienza personale, che vi racconto: era estate quando, dopo aver letto una recensione su un quotidiano nazionale, abbiamo deciso di investire una modica somma in una finanziaria online. Avevamo sogni per i nostri 3 figli e nipoti e ci siamo buttati. Dire che siamo stati poco avveduti è poco. Dopo alternativi alti e bassi siamo riusciti a riscuotere qualcosa e niente ci faceva presagire il seguito.
Con il resto dei soldi rimasti investiti in questa pseudo finanziaria un bel giorno è apparsa una cifra importante. Pungolati da queste persone ci si chiedeva di fare un bonifico per riscuotere la somma, perché ci è stato detto che loro non potevano detrarli dal nostro capitale perché sarebbe stata appropriazione indebita.
Molto perplessi e dietro insistenze abbiamo fatto questo bonifico che però non si sa per quale ragione non era andato a buon fine e bisognava fare un nuovo bonifico.
Da quel momento in poi ci sono state fatte solo richieste di denaro con svariate scuse.
A tutt’oggi non abbiamo più nessuna notizia né del capitale né dei bonifici. Abbiamo fatto una denuncia con poche speranze di riavere almeno i nostri versamenti.
Il capitale a questo punto non ci interessa più. Per questo dico attenzione a quello che ci circonda, anche come nel nostro caso la persona che vi propone alcune cose vi telefona tutti i giorni, vuole dimostrarsi amico e vuole partecipare alla vostra vita elargendo consigli.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e, mi raccomando, sognate cose fattibili.
Lettera firmata
Carissimo,
abbiamo letto con un groppo al cuore la sua lettera, che ci ha ricordato «Cento domeniche», il film con Antonio Albanese. In entrambi i casi a farci provare un disagio profondo, quasi una sofferenza fisica, non è il fatto in sé, che al cospetto di tante disgrazie è comunque circoscritto a un danno economico, bensì la buona fede defraudata, la fiducia tradita.
Nel film il finale è tragico, qui per fortuna soltanto amaro, tuttavia il rischio è che per la malizia di pochi si perda ciò che di più importante, come specie umana, abbiamo: fidarsi del prossimo, credere nelle persone, attendersi e concedere aiuto. Perciò azzardiamo una richiesta che potrebbe sembrare impertinente, quella che accanto alla mortificazione per quanto capitato e al sacrosanto invito alla prudenza, per i vostri figli e nipoti ci sia ancora la possibilità di «sognare», di immaginare un mondo migliore, fatto non soltanto di furbi e di rapaci, ma di gente di buona volontà, che sopporta la caduta e dopo ogni inciampo si rialza. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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