Troppo odio in giro, uomini: amate e rispettate le donne

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Come ogni mattina da circa settant’anni leggo la pagina delle «Lettere al direttore» e il 30 gennaio ho letto l’accorata lettera che si appella agli uomini sulla violenza sulle donne. Ho perso mia moglie quattro anni fa, allo scadere del nostro 60° anno di matrimonio. Non sono rimasto solo perché mi ha lasciato con tre splendide figlie e sette nipoti, tre dei quali femmine. Forse gli uomini del mio tempo sono in estinzione? Forse i giovani d’oggi sono bombardati da troppo odio e rancore che non sanno più amare con la «A» maiuscola. È inutile fare dibattiti sul rispetto della donna, se poi non si rispetta la propria compagna. Mi piange il cuore quando leggo di stupri e violenze ecc. E penso a tutte le giovani donne d’oggi. Giovani, amate la vostra compagna. E quando vi monta la rabbia, non picchiatela, datele un bacio e regalatele un fiore. Un domani questa compagna può essere la madre dei vostri figli. Amate le donne.

// Nonno Paolo
Brescia
Gentile nonno Paolo, non reputo siano inutili le riflessioni e i dibattiti sulla violenza nei confronti delle donne, con cui ogni giorno siamo chiamati a fare i conti. Così come non lo è il suo accorato appello agli uomini perché rispettino e amino le proprie compagne. È fondamentale che anche gli uomini alzino la loro voce per condannare senza se e senza ma, i «colleghi» maschi che maltrattano, usano violenza o arrivano ad uccidere - per un’idea distorta di possesso - una donna. Uomini così non devono avvertire alcuna giustificazione, complicità o ammiccamento da parte di altri uomini: la violenza sulle donne deve trovare argini solidi per contenerla anzitutto sulla sponda maschile. (g.c.)

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