Troppi ritardi sul bus che mi porta a scuola ogni giorno

Sono una studentessa amareggiata dal trattamento del settore pubblico dei trasporti. Come ho già scritto all’indirizzo email di un’azienda che si occupa di trasporti in città sono intollerabili i continui e non indifferenti ritardi e le numerose corse saltate. Nella segnalazione riporto inoltre alcuni esempi di disagi che ho riscontrato recentemente; sottolineando la cifra non irrilevante che i miei genitori versano annualmente e soffermandomi sull’evidente inadeguatezza del rapporto qualità-prezzo. Ad esempio, giovedì, come in altri numerosi casi, ho dovuto subire un altro dei troppi ritardi aspettando 45 minuti una mancata corsa e sono stata quindi costretta a salire sulla successiva, anch’essa con sei minuti di ritardo (tollerabile solo se non fosse seguita a una corsa saltata). Sabato 12 ottobre, ancora, la filovia che mi porta a scuola tutte le mattine, ha registrato 15 minuti di ritardo, portandomi a cambiare percorso e procurandomi un ritardo a scuola per un servizio troppe volte scadente, per il quale, ci tengo a sottolinearlo, i miei genitori pagano 432 euro all’anno. Il rapporto qualità-prezzo è decisamente inadeguato. Concludo mostrandomi stupita di fronte a questa ovvietà: l’azienda, a parer mio, si permette determinate mancanze anche approfittando del fatto che il cliente, bisognoso di questo servizio, si adeguerà alla sua inefficienza. Auguro infine a quest’azienda di comprendere (ergo di risolvere) le continue seccature ai danni degli utenti a causa della sua scarsa efficienza.
// Giulia SambriciCaino
Gentile studentessa, ancora una volta prendiamo atto dei disagi che molti studenti e molti lavoratori, fruitori del trasporto pubblico (in questo caso sulla rete urbana), subiscono con una frequenza francamente inaccettabile. E pensare che solo pochi giorni fa Brescia è stata inserita nella top ten del trasporto pubblico dall’inchiesta di un’importante società immobiliare internazionale con sede a Monaco di Baviera. In realtà nella nostra città e provincia, il servizio nel complesso è comunque buono, il problema è che erogarne uno davvero di qualità - per frequenza di corse, regolarità e puntualità delle stesse, investimenti sul parco-mezzi - hai dei costi altissimi e, ne parliamo alle pagine 10 e 11, oggi la coperta (economica) per un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale è molto molto corta, se si arriva persino ad evocare sull’orizzonte la parola collasso. La quadra fra conti che devono tornare, e soddisfazione degli utenti, è ardua ma chi ai vari livelli istituzionali e amministrativi si è assunto questa responsabilità, non può sottrarsi al compito di provarci senza ulteriori… ritardi. Per non perdere il tram della pazienza dei cittadini. (g.c.)
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