Triste addio alla pizza di Birbes
All'inizio pensavo fosse chiuso per ferie, ma poi ho visto la posta buttata all'interno della serranda che si accumulava e ho capito che Birbes non avrebbe più riaperto. È finito così in modo imprevisto il mito di tante generazioni! Per me che ero 13enne 50 anni fa era il punto fisso del sabato pomeriggio con le amiche «la pizza di Birbes»; quel profumo ci accompagnava da una settimana all'altra! Il negozio era ancora dove oggi c'è Coin e allora come adesso frotte di ragazzini facevano la coda per quelle prelibatezze. Poi c'erano i krafen caldi, fumanti che ungevano un po' le mani e poi dovevi per forza leccarti quello zuccherino che ti restava sulle dita... e i panini, quelli piccoli, morbidi un pochino dolci che si usavano per le festine in casa del sabato pomeriggio riempiti di prosciutto o di salame. Che bontà! Quanti anni è durato tutto questo! Ero ragazzina poi mamma poi nonna. Era già cambiato da quando non c'era più la signora Barbara alla cassa e la Tati non faceva più capolino dalla porta, ma con un po' di fantasia si poteva credere che tutto continuasse. Invece è finita così.
Ciao pizza di Birbes con quel formaggio diverso da tutti gli altri, ciao krafen caldi che mi avete addolcito la vita, ciao panini che divoravamo in un boccone; un altro tassello della «mia Brescia» si è staccato.
Elisabetta Paroli
Rodengo Saiano
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