Tra inciucio e arte della politica per il compromesso

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Il sig. Pierluigi Baselli, nella lettera pubblicata il 22 marzo 2018, rivolge un accorato appello al Partito democratico per evitare «inciuci» con la destra ed atteggiamenti confusi di opposizione ai cinque stelle. Fra gli esempi di «inciuci» cita, fra l’altro, la bicamerale di D’Alema e Berlusconi ed il patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi, in sostanza, due proposte di revisione della Costituzione nata nel 1948 ed approvata a seguito di un’intesa fra i seguenti principali partiti: Democrazia Cristiana, Partito Socialista, Partito Comunista, gruppi di matrice Liberale ecc. Quindi, anche la Costituzione è stata frutto di un rilevante compromesso fra forze politiche diversissime. Le regole del gioco democratico devono necessariamente scaturire da confronti ed eventuali intese fra le forze politiche rappresentate nel parlamento: non si tratta di «pastette» od «inciuci», ma della ricerca di un punto di equilibrio fra esigenze, tesi e finalità diverse, per stabilire norme fondamentali per il funzionamento di una democrazia. A me pare, invece, che si faccia grande confusione se non si distinguono le valutazioni sulle proposte di modifica della Costituzione dalle polemiche sull’azione concreta di governo. Infine, la scelta del P.D. di stare all’opposizione viene definita dal sig. Pierluigi una «proposta confusa»: a me sembra chiarissima, mentre ho un grave dubbio su come andrebbe qualificato l’eventuale accordo di governo fra Pd e Cinquestelle: intesa auspicabile od «inciucio»?

// Beniamino Udeschini
Brescia

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