«T’invito a cena» un’esperienza che ci ha arricchito

Avendo condiviso con lei un’esperienza unica e speciale ci permettiamo di scriverle! Il 16 dicembre eravamo in tanti ad indossare la «maglietta del servizio», una maglietta che ci ha reso uguali: diversi per età, esperienze e ruoli, ma accomunati dallo stesso desiderio di fare del bene, di prendere parte a una storia di bene, semplicemente servendo una cena stellata a 500 persone meno fortunate di noi. «Ti invito a cena» è stata per noi un’esperienza molto stimolante: in un momento storico in cui l’indifferenza è sempre più dilagante, è stato molto bello sentirsi parte di un clima di Solidarietà, con la S maiuscola, che ha visto un grande coinvolgimento di giovani, di chef stellati all’opera semplicemente per fare un dono agli ospiti, di volontari e persone in difficoltà per condividere una cena di fraternità. È stato emozionante vedere dal palco del Teatro Grande la vitalità e la vivacità della insolita sala da pranzo, così come passare di tavolo in tavolo per servire i piatti stellati, incrociare sguardi, raccogliere sorrisi e commenti. Servire un pasto caldo, aiutare in un doposcuola, raccogliere e distribuire vestiti usati possono sembrare azioni di poco conto, ma per chi li riceve possono fare davvero la differenza. E i tanti grazie e sorrisi che abbiamo ricevuto durante «T’invito a cena» ne sono la prova. A noi studenti dell’Arnaldo è stata concessa questa possibilità, grazie a una proposta sostenuta dalla nostra scuola, su iniziativa della prof. Campana che ha fortemente creduto in questo progetto. La partecipazione a «T’invito a cena», così come ad altri progetti di volontariato che la scuola propone, ci hanno aiutato a creare spunti di riflessione, ad allargare l’orizzonte delle nostre prospettive e soprattutto a far crescere in noi l’empatia verso il prossimo. Fare volontariato non è altro che «rinunciare» a qualche ora del nostro tempo per dedicarla a chi ne ha veramente bisogno. Sembra una frase fatta, ma anche noi siamo tornati arricchiti dopo questa serata.
// gli studenti del Gruppo Volontariato Liceo Classico ArnaldoBrescia
Cari studenti, mi sono preso la libertà di proporre la vostra come lettera d’apertura dell’edizione natalizia per un paio di motivi. Perché, anzitutto, si intona con lo spirito di attenzione al prossimo e di gratuità proprio della festività che celebriamo il 25 dicembre. In secondo luogo, perché la vostra esperienza rivela quanto il mettersi al servizio degli altri, non sia in realtà solo rinuncia al proprio tempo ma diventi un arricchimento delle persone che scelgono di farlo... «Date e vi sarà dato»: quanta verità nell’esortazione di Gesù riportata dall’evangelista Luca! Buon Natale a tutti. (g. c.) NATALE/1 // La mamma dell'angelo Diletta
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