Su via Gramsci il paese non è diviso

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Mi permetta di esprimere la mia opinione all’articolo apparso il 9 settembre a titolo «Bagnolo Rivoluzione in via Gramsci, paese diviso». Il servizio rispettava le opinioni e le fotografie rispecchiavano la verità ma il titolo non era veritiero e dava un’impressione sbagliata. Non è vero che il paese è diviso in due e c’è rivoluzione per la viabilità. Il problema è solo di pochi, di quelli che fanno di tutto per boicottare il progetto di riqualifica, che sono un numero esiguo, cinque o sei. Quale sia lo scopo solo loro lo sanno, noi possiamo fare congetture. Tutto il paese conosce la via Gramsci e come sia in pieno degrado ed è un insulto pensare che ci sia confronto con la vicina viale Italia. Gli abitanti di viale Italia sono d’accordo con via Gramsci perché a detta loro il traffico neanche lo sentono e si stupiscono del fatto che qualcuno voglia bocciare il progetto. Le aziende sono felici perché maggior traffico significa quindi maggiori incentivi per le attività mentre in via Gramsci, a causa del traffico, i negozi hanno chiuso non avendo spazio di sosta neanche per un minuto. Agnese Viviani Bagnolo Mella

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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