Stop alla violenza. Gli uomini devono essere in prima fila

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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In questi giorni ci sono state tantissime iniziative contro i femminicidi e contro la violenza sulle donne, alle quali il Giornale di Brescia ha dato ampio spazio. Vorrei segnalarne una di cui non ho trovato notizia (forse perché distrattamente me la sono persa fra le tante), per la sua particolarità. Perché credo, anche se non ne sono certo, sia la prima volta che in città si sia svolta una manifestazione di uomini contro la violenza sulle donne, per rompere il silenzio, per cambiare la cultura, per dire basta alla violenza. L’iniziativa si è svolta sabato 22 novembre davanti alla scuola primaria Calini in via Nino Bixio, lodevolmente promossa da alcuni genitori della stessa scuola. Spero proprio non resti isolata, auspicando ne vengano promosse altre, con un coinvolgimento crescente anche di altri uomini. Perché credo ce ne sia proprio bisogno.

Vito Lancellotti

Caro Vito, sull’iniziativa del Calini in verità notizie c’erano, la principale proprio in questa pagina, grazie alla lettera (commovente) inviata dalla mamma di Simona Simonini, uccisa dieci anni fa dal compagno. Ne diamo conto volentieri pure oggi, proprio per ricordare che il rifiuto della violenza e un cambiamento di cultura non si promuovono relegando il tutto a una data, il 25 novembre, bensì portando una goccia di sensibilità ogni giorno. In questo vogliamo essere protagonisti in prima fila, unendo le forze, affinché Brescia e l’Italia intera rappresentino una svolta e si dimostrino non tanto eccezione, quanto eccellenza. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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