Stop al green service, le verità non dette dall’Amministrazione
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Leggo la risposta del sindaco di Gussago alla mia lettera pubblicata in merito al servizio di «green service» che l’Amministrazione vuole abolire. Classifica le argomentazioni come polemiche locali che trasudano malcelato livore e insinua che «non la contano giusta». Il sindaco afferma che verranno eliminati i cassonetti del verde per motivi precisi e specifica per conferimenti non ortodossi, con costi di smaltimento a carico dei contribuenti gussaghesi e poi che il 40% del verde raccolto deve essere inviato all’inceneritore perché compromesso da materiali impropri. L’ultima affermazione la contesto totalmente e qui devo affermare che è il sindaco Marchina a «non contarla giusta». Il verde attualmente ritirato viene portato direttamente in uno stabilimento dove viene depurato dai materiali impropri e poi trasformato in ottimo concime, acquistabile dal pubblico a prezzi vantaggiosi. La percentuale citata dal sindaco è pura fantasia. Ma fingiamo di credere a quel 40% inviato all’inceneritore, ebbene in un incontro di pochi giorni fa l’assessore all’Ecologia del Comune mi ha dimostrato, con penna e carta, che l’eliminazione dei green service avrebbe fatto risparmiare all’Amministrazione circa 12.000 (dodicimila euro) all’anno e che gli utenti con giardino che sono circa cinquemila potranno acquistare il bidoncino al prezzo di 50 euro ciascuno. Insomma l’Amministrazione preoccupata dei costi di smaltimento a carico dei contribuenti vuole risparmiare dodicimila euro e poi a carico della collettività fa spendere duecentocinquantamila euro per i bidoncini. Non sembra proprio una soluzione vantaggiosa per la collettività. Collettività che non è stata mai interpellata prima di decidere di come fare la raccolta del porta a porta e che ora se si permette di dissentire del modo di come viene fatta, viene accusata di malcelato livore. Un primo risultato però l’abbiamo raggiunto: è sparito il costo aggiuntivo preventivato di 30/40 euro per lo svuotamento dei bidoncini, non si pagherà più la sovrattassa. Una lettera al «Giornale di Brescia» fa sempre effetto. Concludendo caro sindaco la sua affermazione di dedicare «le mie residue capacità fisiche e mentali alla gestione del Comune» non credo siano solo espressione di bonaria modestia ma di leggera sostanza che avanza. Vincenzo Ferraresi Gussago
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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