Sono solo un papà, ma vorrei proprio dare aiuto a «Tania»

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Ho letto l’articolo su «Tania», la donna e mamma separata che si apre in modo molto dignitoso raccontando i problemi che sta attraversando con la separazione e il bimbo piccolo. Premetto che sono un semplice operaio quindi, mio malgrado, non ho grandi cifre a disposizione, ma sono anche e soprattutto il padre di due meravigliose «bimbe» ormai adolescenti e che amo più della mia stessa vita e solo ad immaginare di trovarmi nella situazione di questa donna credo morirei dentro. So che con la privacy è un disastro ma vorrei poterla aiutare. Economicamente, per quel che posso, poi se vorrà anche due parole non fanno mai male, ma vedrà lei... L’unica cosa che chiedo è che non passi questo come un fare la carità, ma solo e soltanto come un genitore che aiuta un altro genitore o semplicemente un regalo di Natale o Santa Lucia per un bambino che ha bisogno di crescere nella serenità, per quanto possibile sua e di mamma...

Paolo Taglietti

Gentile Paolo, il cuore non si misura mai con il portafoglio e le sue parole valgono oro. Per Tania e anche per noi, che abbiamo acceso i riflettori sulla sua storia e che siamo commossi dalla gara di solidarietà che ha scatenato. Tania - lo ricordiamo, il nome è di fantasia a tutela della sua reale identità - ringrazia di cuore per la sua generosità e quella degli altri lettori del GdB che hanno manifestato il desiderio di esserle di aiuto. In coerenza con la sua volontà di restare anonima e di aver accettato di raccontarsi al solo fine di evidenziare una problematica molto diffusa ma poco tenuta in considerazione, ci chiede però di rilanciare come eventuale destinatario di una donazione l’Istituto Vittoria Razzetti Onlus di via Milano, che ha come fine proprio l’accoglienza e l’accompagnamento per mamme in difficoltà. Un rifugio prezioso, per Tania e per le altre donne che vivono esperienze simili alla sua. Ecco il codice Iban della struttura: IT28U0869211202017000171278. (n.v.)

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