Soluzioni possibili, dal vigile al traforo della Maddalena

AA
Prendo spunto dalla lettera del 17 gennaio per esprimere la mia solidarietà nel ritenere che la «tangenziale est traforo della Maddalena» era dal mio punto di vista interessante allora, quando fu presentato il progetto, e ancora auspicabile oggi con l’incremento della mobilità avvenuta negli anni che ridurrebbe il traffico caotico di via Turati con conseguente riduzione delle emissioni di PM10. Vorrei inoltre soffermarmi sulla problematica di via Gramsci per il parcheggio di piazza Vittoria dove colonne di macchine col motore acceso aspettano che si liberi un posto nel parcheggio. Si sta studiando una soluzione per risolvere il problema, sarebbe sufficiente che un vigile presente faccia defluire le macchine in altri parcheggi se i posti sono esauriti. Gradirei una risposta da parte delle istituzioni in merito .
Giuseppe Tosoni
Brescia
Gentile lettore, tante piccole (o grandi) misure anche se prese alla spicciolata, sommandosi, possono avere alla fine un’incidenza migliorativa sull’aria in città. Resto però dell’idea che, per affrontare un problema dagli effetti rilevanti sulla qualità della salute e quindi della vita delle persone, e che perciò sta così a cuore a tutti (si vedano le molte lettere sul tema), richieda una strategia coerente e globale, senza attribuire poteri taumaturgici a questa o a quella misura. Del resto, i fattori di inquinamento atmosferico sono diversi. Quanto all’abbattimento dell’incidenza del traffico sulla qualità dell’aria, a mio avviso la via maestra è lavorare per cambiare la cultura dell’uso dell’auto nella mobilità urbana riducendo drasticamente i volumi di circolazione (vasto programma...). Per le grandi infrastrutture come il traforo della Maddalena, invece, è fondamentale una valutazione non solo sulla fattibilità ma anche sulla sostenibilità ambientale, oltre che economica, di un nuovo intervento di forte impatto sul territorio. Di sicuro non bisogna perdere altro tempo per evitare che molti bresciani, come suggerisce la lettera successiva, vadano in cerca di aria migliore scegliendo l’«esilio»... (g.c.)
Giuseppe Tosoni
Brescia
Gentile lettore, tante piccole (o grandi) misure anche se prese alla spicciolata, sommandosi, possono avere alla fine un’incidenza migliorativa sull’aria in città. Resto però dell’idea che, per affrontare un problema dagli effetti rilevanti sulla qualità della salute e quindi della vita delle persone, e che perciò sta così a cuore a tutti (si vedano le molte lettere sul tema), richieda una strategia coerente e globale, senza attribuire poteri taumaturgici a questa o a quella misura. Del resto, i fattori di inquinamento atmosferico sono diversi. Quanto all’abbattimento dell’incidenza del traffico sulla qualità dell’aria, a mio avviso la via maestra è lavorare per cambiare la cultura dell’uso dell’auto nella mobilità urbana riducendo drasticamente i volumi di circolazione (vasto programma...). Per le grandi infrastrutture come il traforo della Maddalena, invece, è fondamentale una valutazione non solo sulla fattibilità ma anche sulla sostenibilità ambientale, oltre che economica, di un nuovo intervento di forte impatto sul territorio. Di sicuro non bisogna perdere altro tempo per evitare che molti bresciani, come suggerisce la lettera successiva, vadano in cerca di aria migliore scegliendo l’«esilio»... (g.c.)
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