Shock anafilattico Sulle ambulanze non c’è adrenalina

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In questo periodo sto leggendo con rammarico che tante persone muoiono per shock anafilattico. Personalmente esattamente 10 anni fa sono stato punto da uno sciame di vespule (fanno il nido da 5.000 a 20.000). Non mi sembra il caso di dilungarmi però personalmente sono stato fortunato, ero in montagna e ringraziando il cielo era presente mia moglie, così ha potuto chiamare l’ambulanza. All’inizio gli infermieri avevano preso il caso con sufficienza però poi si sono resi conto della gravità, in ospedale a Clusone sono intervenuti in modo efficace e posso raccontarlo. Il motivo principale per cui spesso non tutti possono essere fortunati è perché le nostre ambulanze non sono dotate della siringa di adrenalina che viene considerata un farmaco salva vita. Sarebbe sufficiente una iniezione di adrenalina che il paziente avrebbe la vita salva. La ragione sembra che sia perché solo un medico può disporre e prescrivere il farmaco, non sempre è presente l’auto medica! Sui monti quasi mai. Non è giusto e tanto meno logico si potrebbe salvare una vita, (costo per noi utenti è di 72 euro) naturalmente lo so perché per 5 anni ho portato con me la siringa, durata del farmaco 8 mesi. Nella speranza che qualche onorevole si faccia carico del problema anche se non è stato toccato a livello personale e possa risolvere il problema.

// Sergio Magnaghi
Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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