Settimana indimenticabile per Italia-Tonga
Chiedo gentilmente la possibilità di ringraziare attraverso le pagine del suo giornale tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare Italia-Tonga, la Federazione italiana rugby, il suo presidente, il bresciano Alfredo Gavazzi, e soprattutto Elio Ghidoni della Ghial, che dopo essere stato per anni sponsor del Calvisano non ha perso l'entusiasmo per la pallovale ed è stato anche generoso sponsor della Nazionale di Tonga, dando con ciò un apporto sostanziale al grande successo dell'evento.
Per una settimana, l'intera città ha potuto rendersi contro di cos'è il rugby, quali sono i suoi valori, e cosa significa vivere un partita in pace e in amicizia con tutti, compresi gli avversari, cosa che purtroppo dalle nostre parti capita di rado.
È un peccato che la città non disponga di uno stadio all'altezza, cosicché se l'Italia dovesse proporre la propria candidatura per i Mondiali di rugby del 2023, sarebbe difficile in queste condizioni, proporre Brescia come sede di un girone o di alcune partite. E questo nonostante la passione e la partecipazione dei bresciani siano state evidenti e persino superiori a quelle di molte altre città che nel recente passato hanno vissuto simili occasioni.
Alla Ghial voglio dire grazie per aver fatto sì che i tongani si siano resi disponibili ad essere ineguagliabili ambasciatori del nostro sport e della loro cultura: il pomeriggio trascorso dalla squadra di Tonga al campo intitolato a Bruno Menta, con i ragazzi del Fiumicello, rimarrà a lungo negli occhi e nella memoria di tutti coloro che erano presenti all'appuntamento: il coro popolare tongano, la loro danza Sipi Tau, il pranzo nella club house, sono stati momenti di rara intensità e commozione non solo per gli appassionati di rugby. I nostri ragazzi, in quella occasione, hanno imparato a conoscere giocatori di un Paese lontano e diverso, hanno apprezzato i loro modi gentili e la loro affabilità.
Brescia ha dimostrato di saper convivere con tutti, di essere una città che sa accogliere e festeggiare anche gli stranieri. Alla città non capita spesso di avere opportunità come queste, di poter vivere momenti di emozione così importanti. A tutti chiedo pertanto di raccogliere il testimone di queste giornate e adoperarsi perché in futuro ne possano accadere altre.
Un grazie sentito e di cuore
Sergio Nava
Brescia
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato