Se la corriera diretta a scuola ti lascia a terra

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Le scrivo come spero abbiano già fatto tanti genitori di Montirone in questa giornata, per lamentarmi dei trasporti che ci collegano (anzi, dovrebbero collegarci) a Brescia e a Ghedi/Leno/Remedello. Questa lettera parla di un problema che è allo stesso tempo obsoleto e attualissimo; il motivo è che oggi i nostri figli si trovano ad affrontare gli stessi, identici problemi che io e gli altri studenti degli anni ’80 avevamo... La difficoltà di arrivare a scuola dopo la terza media. Autobus (ai miei tempi era la Saia) che non passano, arrivano in ritardo, sfrecciano davanti alle facce incredule dei ragazzi senza fermarsi o ancora si fermano e caricano un numero esiguo di studenti, quelli che riescono a conquistare un posto in piedi, stipati l’uno all’altro fino al punto di arrivo. E questo succede da trent’anni!! È possibile secondo lei che dei genitori debbano stare col fiato sospeso fino a che non gli arriva un messaggio con scritto «Sono arrivato in classe»? E quando il messaggio invece è «il pullman non è passato» oppure «il pullman è passato ma non si è fermato» o ancora «siamo fermi col pullman a metà strada perché ha cominciato a fare fumo...!» secondo lei cosa dobbiamo fare? Non tutti abbiamo la possibilità di prendere la macchina e andare a recuperare lo studente sperduto. E il ritardo a scuola è assicurato. Una volta i nostri genitori non avevano i mezzi che abbiamo noi e quindi, purtroppo, assistevano passivamente al problema ma oggi, abbiamo mail, telefoni, messaggi... e quindi ci facciamo sentire!! So benissimo che non si risolverà tutto nel giro di un attimo ma vorrei che si venisse a conoscenza di questa ingrata situazione. Intanto un paio di certezze ci sono... la prima è che l’abbonamento va pagato senza ritardi e la seconda è che la compagnia «Arriva» dovrebbe cambiare nome o almeno aggiungere un bel punto di domanda e diventare «Arriva???». Grazie per l’attenzione e perdoni il mio essermi dilungata.

// Angela B. Mamma Angela è arrabbiata. E non è l’unica. Le lettere-sfogo come queste si moltiplicano ed è per questo che abbiamo provato a tracciare una mappa dello stato di salute della viabilità scolastica provinciale vista dai ragazzi (l’approfondimento è alle pagine 12 e 13), nell’attesa del punto della situazione annunciato dall’Agenzia del Trasporto pubblico locale per domani. Il quadro è a tinte fosche: ad una settimana dall’avvio scolastico e nonostante gli sforzi effettuati per sanare alcune situazioni segnalate nell’immediato, restano molte criticità che attendono soluzione. (n.v.)

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