Sanzionata anche se avevo pagato
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Domenica 22 giugno ho fatto una bellissima gita sul lago di Garda... peccato che la mia giornata sia stata rovinata dalla solerzia di una vigilessa del Comune di Gargnano che ha deciso di multarmi senza che io avessi commesso alcuna infrazione.
Questi i fatti.
Dopo una sosta nella frazione di Villa di Gargnano, sono risalita sulla mia auto correttamente parcheggiata in un’area regolamentata ed ho notato con enorme stupore che sotto il tergicristallo era stato infilato un verbale della Polizia Locale con il quale mi veniva contestata la seguente violazione: «Sosta in area regolamentata da parchimetro senza azionare il dispositivo».
Verificato l’ora dell’accertamento sul verbale - ore 15.20 - e l’ora stampata sul tagliando del parchimetro esposto sul cruscotto - inizio sosta ore 15.02 fine sosta ore 16.32 , 1,50 euro - ho pensato di recarmi presso l’ufficio della Polizia Locale di Gargnano nella totale certezza che tutto si sarebbe immediatamente chiarito e risolto.
Purtroppo non è stato così!
La vigilessa che era di pattuglia con un suo collega, quando ho presentato lo scontrino del parchimetro e fatto notare che tutto era regolare, ha affermato che lo stesso non era stato esposto in maniera visibile e che sia lei, sia il suo collega non l’avevano visto.
Naturalmente ho assicurato che il tagliando era stato esposto correttamente, ne ero certa, è automatico esporre il tagliando sul cruscotto dopo averlo pagato.
A questo punto la Signora insisteva dicendo che anche il suo collega era testimone e che nessuno dei due l’aveva visto.
Stavo subendo una grave ingiustizia, solo perché loro erano in due e potevano spalleggiarsi io non potevo difendermi.
Sinceramente in quel momento credo di essermi un po’ alterata e ho assicurato ai «tutori dell’ordine» che quella multa non l’avrei pagata perché ingiusta, perché io avevo ragione e che quindi avrei fatto ricorso; tranquillamente la vigilessa mi ha risposto: «Ci vedremo in tribunale».
E qui finisce la mia storia perché adesso che la collera è passata, io non ho né il tempo, né i soldi né la voglia per seguire un ricorso e perciò farò il mio dovere di onesta cittadina, pagherò la mia multa e, a ragione, ogni volta che vedrò qualcuno che dovrebbe proteggermi proverò il timore che possa sempre abusare del suo potere.
Mariangela Lazzari
Castenedolo
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