Ricordo del dott. Emilio Quaranta
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In questi giorni è venuto a mancare, per tutta la Comunità Shalom un amico, poiché questo è stato per la nostra Comunità il dott. Emilio Quaranta. Un amico discreto, sincero, attento! Prima nella veste di Procuratore Capo del Tribunale dei Minorenni, con la sua carica di umanità e simpatia, con il Suo paterno sorriso. Fu per moltissimi minori e adolescenti un referente autorevole, capace di conciliare e supportare comportamenti esuberanti, difficili e problematici ponendo nel contempo limiti e regole chiare. Il dott. Emilio Quaranta era ben consapevole della delicatezza e dell’importanza del compito a lui affidato; ben conosceva le fragilità tipiche del mondo adolescenziale e dei connessi disagi, perciò era molto attento nel costruire attorno a loro una rete di sostegno che fosse significativa nel processo educativo! Dott. Emilio Quaranta, ricordiamo le sue umane emozioni, le sue espressioni di piacevole sorpresa vedendo i miglioramenti quando incontrava i minori mandati a noi dai servizi sociali! Ma non dimenticheremo mai i suoi occhi e le malcelate lacrime di commozione quando incontrò un ragazzo, mandato dal Tribunale dei Minori, dal passato pesante e terribile a motivo di una vicenda che ha segnato per sempre la sua esistenza e proveniente dal carcere del Beccaria. Dott. Emilio Quaranta, lei lo abbracciò, lo incoraggiò, lo stimolò a non cedere e a continuare perché lo aveva trovato così cambiato che, piacevolmente sorpreso, ci regalò davanti a tutti questa bellissima frase: «Quando cerchi il bene ti si allargano gli orizzonti, si dilata l’anima e si irrobustisce lo spirito... Bravo, continua!». Per lei, il suo ruolo era un servizio da compiere, cosciente che il dovere impone di fare una chiara scelta... ma lei aveva sempre il pungolo morale di farla bene e di fare quella giusta! La sua semplicità, pur ricoprendo un ruolo così importante, ci ha sempre stupito e affascinato: una lezione continua di sobrietà e saggezza! Ricordiamo il suo grande affetto per la Comunità, la sua libera partecipazione al «Comitato Etico» una volta dismesso il suo ruolo ufficiale di «Procuratore Capo del Tribunale dei Minorenni». Noi teniamo vivo il ricordo della sua presenza e anche il ricordo della sua personale condivisione dei valori spirituali e umani propri della nostra Comunità; valori che ogni giorno cerchiamo di far nascere e crescere in ogni persona che varchi il cancello per chiederci aiuto. Ecco, caro dott. Emilio Quaranta, lei ci ha dimostrato che i «galantuomini» esistono e, fortunatamente, è una specie non ancora estinta, perché siamo certi che il bene che si semina nel cuore delle persone, prima o poi fiorisce. Siamo stati onorati della sua adesione al «Progetto della Shalom» senza riserve, regalandoci la sua sapienza e la sua professionalità in qualità di membro del «Comitato Etico», dispensando consigli con la saggezza che lo ha sempre contraddistinto nel corso della sua vita, vissuta all’insegna dell’umiltà tipica di chi è consapevole della finitezza umana. Lei lo ha sempre dimostrato con quella sua calda, coinvolgente e costruttiva dialettica con la quale ci ha sempre accompagnato in questi anni di stretta e sincera collaborazione. Lei ci ha trasmesso che la vita non è solo rumore e insidie... ma è anche intima soddisfazione, soprattutto quando le tribolazioni e le prove possono fiaccarci ma non abbatterci! Ci mancherà, caro dott. Emilie Quaranta, a noi e a tutte quelle migliaia di persone incontrate e conosciute nei numerosi momenti di condivisone mensile con le famiglie dei ragazzi e delle ragazze, che hanno avuto la grazia e il piacere di conoscerla. Siamo certi che, come dice una poesia giapponese: «Ogni Uomo viene da lontano e cammina verso l’Eterno!». In compagnia degli angeli continuerà a sorriderci dal cielo e a ripeterci il suo detto: «Non siate prede di Prada»! Grazie per ciò che ha fatto per noi... è giunto il momento di godere le gioie del meritato Paradiso, accompagnato dalle nostre preghiere e dal nostro particolare saluto, che affidiamo alle parole di Victor Hugo: «La Tomba non è un vicolo cieco, ma un viale che si chiude al tramonto... per riaprirsi all’aurora». Un caldo abbraccio da Suor Rosalina e da tutti i ragazzi e ragazze della Comunità «Shalom» e con grande riconoscenza un abbraccio da tutti i nostri volontari che hanno avuto modo di conoscerla e apprezzarla. Suor Rosalina e la Comunità Shalom
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