Redditi: se il Caf ha sbagliato c’è l’assicurazione

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Riteniamo necessario chiarire alcuni aspetti contenuti nella lettera al direttore del 2/8/2015 in relazione alle responsabilità che fanno capo al Caf nel caso di errori commessi nella predisposizione delle dichiarazioni dei redditi. In premessa possiamo attestare che non siamo esenti da errori dovuti a diverse ragioni legate alla complessità normativa o ad errate imputazione dei dati necessari alla predisposizione delle dichiarazioni e che possono comportare sanzioni a carico del Caf per errata apposizione del Visto di Conformità. Al riguardo non ci conforta l’esiguo dato di difettosità pari allo 0,3 % che viene registrato sulla base di oltre 500.000 dichiarazioni che vengono predisposte e inviate (dal nostro Caf) annualmente all’Agenzia delle Entrate in Lombardia e continueremo nell’impegno a migliorare. Quando viene rilevato un errore commesso dal Caf, per il quale l’Agenzia delle Entrate richiede al contribuente una maggiore imposta dovuta con la relativa sanzione e interessi, allo stesso contribuente viene rimborsata sia la sanzione che gli interessi come espressamente previsto dalle norme che obbligano alla copertura assicurativa sulla responsabilità dei Caf. Pertanto il contribuente non subisce alcun danno dovendo versare la sola imposta che avrebbe dovuto comunque pagare, in base al proprio reddito, se la dichiarazione dei redditi fosse stata predisposta correttamente. Nel ritenere doveroso presentare le nostre scuse per il disagio causato confermiamo che tale comportamento è stato regolarmente applicato anche al caso rappresentato nella citata lettera al Direttore. // Ottorino Mazzanti Amministratore Delegato Caaf Cgil Lombardia Srl

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