Rai, canone, digitale terrestre e segnale assente

Televisione.
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Mi chiamo Monica, ho 29 anni, sono impiegata e pago il canone a mamma Rai. Ebbene sì... circa 110 euro quest'anno se non sbaglio, esattamente 0,30 euro al giorno (un caffè alla macchinetta dell'ufficio, preso senza interferenze e disturbi), circa 9,20 euro al mese (costo della benzina della macchina per il percorso mensile da casa all'edicola, ovviamente anche qui senza interferenze e disturbi). Povera mamma Rai... si mostra a noi piena di righe, salti di colore, sbiascicamenti di volti e indigeribili «segnale assente» e noi, pronti per il tg delle 19.00 ci lasciamo andare a imprechi non proprio da fascia protetta. Caro Direttore, mi chiamo Monica, ho 29 anni e sono impiegata e lo scorso anno ho pagato il canone Rai; già aleggiava nell'aria il digitale terrestre e già sognavo una mamma Rai ad alta definizione, qualità dell'immagine eccellente... mi ritrovo a dover vedere il tg di Fede e mi si ammala il fegato solo al pensiero. Caro Direttore, mi chiamo Monica, ho 29 anni e sono impiegata, ma chi me lo fa fare di pagare il canone Rai, lo pagherò, sarò a posto con la coscienza, ma vorrei che anche coloro che hanno imposto questo salto al digitale terrestre lo pagassero, così giusto per vedere l'effetto che fa! Buona visione.
Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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