Raccomandata recapitata in ritardo, salta la visita medica

AA

Verso le ore 12.30 del 22 dicembre, a casa di un mio caro amico che si stava sottoponendo ad una serie di analisi mediche squilla il telefono, appena alzata la cornetta sente una voce che dice: buongiorno signore; guardi che è dalle 11.30 che la stiamo aspettando qui in ospedale. Ma signora, risponde lui, guardi che io non so nulla, non ho ricevuto nessuna convocazione da parte vostra; ma come, risponde la caposala dell’Ospedale Civile di Brescia, non ha ricevuto la lettera che le abbiamo inviato il giorno 19 novembre 2021? No signora io non ho ricevuto proprio nulla. Il mio amico sta facendo una serie di accertamenti perché da alcune analisi ed esami ai quali si era sottoposto era emerso il sospetto che uno dei polmoni fosse stato intaccato da tumore. La lettera raccomandata che l’ospedale di Brescia gli aveva spedito, conteneva l’invito a presentarsi in ospedale alle ore 12.00 del giorno 22 dicembre 2019 per essere sottoposto all’esame SPET, esame al quale ovviamente non ha potuto sottoporsi perché quella lettera l’ha ricevuta il 10 febbraio 2022. Purtroppo dall’esito di quell’importante esame, eseguito in seguito, è emersa la fondatezza di quel sospetto e spero e prego che l’intervento chirurgico al quale si sottoporrà questa settimana scongiuri il peggio e sia risolutivo per la sua salute. Quasi 90 giorni dopo! Una raccomandata da Brescia a Roncadelle ci impiega 90 giorni? Ma come è possibile che nel 2022 succedano ancora queste cose? Vorrei vedere cosa direbbe alle Poste Italiane il signor Amazon se uno dei suoi pacchetti venisse consegnato, non dico con 50 giorni, ma anche solo con alcune ore di ritardo. Mi risulta che le consegne che Poste Italiane effettuata per conto di Amazon sono puntualissime ed impeccabili. Come mai per Amazon non ci sono ritardi nelle consegne né smarrimenti di plichi? Per le Poste Italiane, vale forse di più un pacchetto, con un banalissimo contenuto di Amazon, di una raccomandata indirizzata ad un cittadino. Ci sta che ora nei locali di Poste Italiane vendano abbonamenti telefonici, macchinette del caffé, conti correnti e mutui, ma non è accettabile che il servizio di recapito della posta - che funzionava perfettamente anche nei periodi di lunghe e devastanti guerre -, sia ora subalterno ai pacchetti del signor Amazon. A volte, come nel caso in questione, la salute di una persona può essere influenzata anche dal contenuto di una lettera, che se recapitata in ritardo potrebbe creare pregiudizio alla salute o alla vita stessa del paziente.

// G.B.
Pontevico
Gentile lettore, l’accaduto si commenta da solo. Non più tardi di due settimane fa, ci siamo occupati delle raccomandate inesitate che hanno causato pesanti sanzioni da parte del fisco ai mancati destinatari. Qui in ballo non c’è un semplice seppur pesante esborso di denaro, c’è la salute (e la vita) di una persona... Auguriamoci il meglio per il problema medico ma certo diventa inaccettabile la costante scusa dell’emergenza per giustificare un servizio che per le (costose) raccomandate si sta rivelando poco efficiente e probabilmente poco conforme agli obblighi specifici cui sono tenuti i titolari di un servizio pubblico universale quale quello postale. (g.c.)

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