Questa è la mia vita dopo trenta giorni di coma
Mi chiamo Nicola, ho vent’anni. Esattamente un anno fa, il 13 luglio 2015, una giornata tipicamente estiva, iniziata all’insegna della spensieratezza, si è improvvisamente trasformata nel peggiore degli incubi. Nel primo pomeriggio, sono stato coinvolto in un incidente stradale che mi ha causato un forte trauma cranico e conseguente coma per trenta giorni. Nel periodo trascorso in rianimazione all’Ospedale Civile di Brescia (dove ti assistono degli angeli) in un susseguirsi di notizie che riducevano sempre più la speranza per familiari ed amici, il Divino, da lassù, ha ben deciso di donarmi la possibilità di ritornare tra i «presenti», facendomi risvegliare quando tutti, ormai, s’aspettavano il peggio. Il 12 agosto sono rinato! Alcune complicazioni mi hanno costretto nel letto dell’ospedale per un altro mese, per poi proseguire con un programma riabilitativo (attorniato da altri angeli) presso la vicina Domus. Finalmente, il 13 ottobre 2015, ho ritrovato l’intensa emozione di casa, della normalità, della solita routine, nel non meno intenso sapore della novità. Eppure eccomi qui a scrivere, esattamente un anno dopo, per ricordare e ringraziare quanti mi sono stati vicino e che con la loro presenza hanno confortato la mia famiglia. Mamma, papà, sorella, nonni, zii, cugini e amici; amici che nella quotidianità non ti rendi conto di quanti siano davvero; ho vissuto a posteriori il loro stato d’animo, rendendomi conto delle loro paure, delle sofferenze, delle loro speranze. La consapevolezza che quanto è accaduto potrebbe capitare a chiunque, nell’improvviso più assoluto, mi ha aperto gli occhi sul vero valore della vita, per questo tengo in grande conto che queste considerazioni possano raggiungere tutti i giovani, specialmente quelli che trascurano il profondo senso del vivere quotidiano per dare la preminenza a false emozioni, nel pensiero dominante di consentire sempre alle persone che vogliono loro bene di continuare ad amarli in vita. Grazie a tutti, grazie per il vostro amore, grazie per permettermi di contraccambiarlo. Grazie ai medici e ai loro assistenti, grazie per il vostro impegno, grazie per tanta dedizione nel salvare vite umane. Grazie, grazie davvero di tutto cuore.
// Nicola BossiniLumezzane
Il direttore risponde È proprio vero: si danno molte cose per scontate. Spesso ci si rende conto del valore di quello che si ha solo quando si rischia di perderlo. Vale anche per la salute. Grazie a Nicola per aver voluto condividere con noi la sua storia, elogio alla speranza, alla solidarietà e alla vita. (n.v.)
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