Quella scacchiera dei nostri avi va salvaguardata

Passeggiando per l’antico Foro brixiano, là dove si possono ancora vedere tre colonne dell’antico porticato, in basso su una lastra di pietra i più attenti potranno notare l’incisione di una specie di scacchiera. Un antico reperto databile come la piazza, che ci racconta i momenti pomeridiani di «otium» dei nostri progenitori. Purtroppo bisogna guardare proprio bene bene poiché non vi è alcuna segnalazione e, cosa ancor più grave, l’incisione di otto per otto caselle sta scomparendo pian piano esposta com’è alle intemperie e alle piogge che la stanno inesorabilmente corrodendo. Non credo sia cosa molto difficile e dispendiosa provvedere a una protezione in plexiglas o vetro per preservare e conservare nel tempo questo piccolo gioiello storico. Si tratta di una scacchiera, detta Tabula Lusoria, che serviva probabilmente per un gioco chiamato «Ludus latrunculorum», una specie di «war game» molto in voga nel mondo romano di cui però ancora non si conoscono del tutto le regole. E, dato che ci siamo, direi anche di aggiungere un cartello che faccia notare ai più il reperto e che spieghi la sua funzione ludica. Tra l’altro alcune pedine, bianche e azzurre come i colori odierni della città, si possono ammirare nel Museo di S. Giulia. Sono certo che chi di dovere si darà da fare. Vero?
// Antonio MazzucaRiproduzione riservata © Giornale di Brescia
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