Quando si sta bene e si è felici facciamoci caso

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Capita raramente che, per qualche motivo che non conosco e non capisco, all’improvviso io stia benino. Me ne sono accorto stamattina mentre facevo colazione: riuscivo a prendere i biscotti con le mani ad uno ad uno, con pollice e indice; solitamente devo afferrarli con l’intera mano e tutte le dita che faticano a piegarsi. Succede, e non succedeva da mesi. Non so come mai, forse perché stanotte mi sono svegliato solo tre volte anziché ogni ora come al solito. Comunque, che sensazione accorgersi di stare un po’ meglio, e riuscire a fare le cose un po’ meglio, un po’ più facilmente, le cose che dovrebbero essere «normali». Non so se durerà e quanto durerà, ma intanto è successo. E mi chiedo «ma chi le fa quotidianamente senza far fatica, e non se ne accorge, lo sa?». Ecco perché mi vien da consigliare: «Quando sei felice, facci caso».

Davide Buggio
Muscoline

Caro Davide, oggi sì, ci facciamo caso, ce ne accorgiamo. Grazie a lei. E proprio per questo non prendiamo altro spazio, preferendo restare in silenzio, sentendoci vicini a lei, a chiunque ha una sofferenza ostinata, e cercando almeno per un minuto di «realizzare» intimamente, appieno, le mille fortune che abbiamo, pur se spesso non ce ne rendiamo conto. Un abbraccio fraterno. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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