Quando manca l'insegnante di sostegno

AA

Sono il genitore di una bimba autistica che frequenta, ma dovrei dire frequentava, con buoni risultati ed entusiasmo la seconda elementare, ma da quest'anno la situazione è cambiata e tanto i risultati quanto l'entusiasmo sono solo un bel ricordo.
Gli insegnanti di sostegno infatti non sono sempre all'altezza della situazione e sembrano non capire, non tutti ma qualcuno purtroppo sì, la delicatezza e l'importanza del loro ruolo. Capita così che qualche insegnante risulti abbastanza spesso malato e che non venga sostituito se - credo sia previsto dalla legge - il periodo previsto di malattia non supera i cinque giorni. Risultato: i bambini nella condizione di mia figlia restano spesso abbandonati a se stessi, magari non fisicamente perché un posto in qualche classe lo si trova quasi sempre, ma qui divengono un peso, si sentono inutili e danneggiano chiaramente lo svolgimento delle normali attività didattiche per gli altri ragazzi.
Aggiungo che in qualche caso, menando l'insegnate adeguato per la solita malattia, mi è stato consigliato di tenere a casa la bambina dalla scuola e di portarcela solo per un periodo di ore limitato, come se in tal modo si potesse risolvere un problema enorme come quello che grava sulle famiglie dei bambini nelle condizioni di mia figlia.
Allora è chiaro che in questa situazione l'aggressività che la particolare condizione della bambina comporta aumenta a dismisura e diventa difficile anche per un adulto tenerla a freno, ma questo si verifica a causa delle condizioni che ho cerato di riassumere.
Ora io non so se causa di questi gravi problemi sia la riforma della scuola voluta dalla Gelmini o i tagli imposti da Tremonti o anche il disinteresse di qualche personaggio che dovrebbe mostrare maggior senso di responsabilità, quello che so per certo è che uno stato che non garantisce ai più deboli la necessaria assistenza e li trascura quasi scaricando le responsabilità non è degno di essere definito civile e che qualcuno dovrebbe vergognarsi per questa situazione.

Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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