Quando le opinioni cambiano i fatti

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Abbiamo letto sui giornali locali le affermazioni della Fim Cisl successive all’accordo Leali Steel e apprendiamo che la Fim avrebbe aperto la strada all’accordo con la sottoscrizione di altri accordi in provincia, segnatamente l’accordo Hayes Lemmerz e l’accordo Osalmec - Metal Star. Abbiamo più volte ribadito che un conto sono le opinioni e un conto sono i fatti e non è permesso a nessuno di confondere le due cose a piacimento così come fa le segreteria della Fim. Per quanto riguarda l’accordo Leali Steel tutti sanno che la Fim avrebbe firmato già qualche settimana l’accordo proposto dall’azienda, sono stati i lavoratori per ben due volte a respingere la posizione dell’azienda portata in assemblea dalla Fim Cisl e a dare il mandato alla Fiom per la continuazione della vertenza e si è giunti all’attuale accordo perché la Fiom ha mantenuto il mandato dei lavoratori e ha contrattato le condizioni di merito respingendo l’aut aut posto anche a mezzo stampa da parte dei rappresentanti aziendali. Pertanto la Fim non ha proposto proprio nulla ha semplicemente portato in assemblea quanto l’azienda aveva scritto che è lo stesso schema dell’accordo Hayes Lemmerz, dove l’azienda ha presentato un proprio testo e ha comunicato che era una condizione imprescindibile la firma di quel testo altrimenti ci sarebbe stato il rischio di chiusura dello stabilimento, la Fim ha portato, anche in questo caso, il testo dell’azienda in assemblea e ha avuto il mandato dei lavoratori che hanno votato sotto il ricatto occupazionale. È utile ricordare che la Fim ha potuto sottoscrivere quell’accordo in quanto ha la maggioranza delle Rsu perché si è appropriata di un delegato a cui non aveva diritto, con il riconoscimento della direzione aziendale, altrimenti non ci sarebbe stato l’accordo, infatti, la Fiom ha avuto la maggioranza dei voti alle elezioni Rsu e ha il diritto alla maggioranza delle Rsu come dovrebbe accadere in democrazia. L’altro accordo citato riguarda la società Osalmec Fonderia di Maclodio. Questa azienda ha aperto l’anno scorso la procedura per il concordato preventivo e in quella procedura la Metal Star ha affittato, con un contratto d’affitto di 8 (otto!) anni l’intero complesso di Osalmec Fonderia, anche in questo caso la Metal Star ha posto una condizione imprescindibile: i lavoratori dovevano rinunciare per due anni al Premio aziendale per un totale di oltre 4 mila euro che non saranno erogati e anche in questo caso i lavoratori si sono trovati di fronte ad un prendere o lasciare portato in assemblea dai funzionari della Fim. In questi giorni si è appreso che il concordato non è passato e che è stato pertanto decretato il fallimento di Osalmec Fonderia e che per questo motivo tutto torna nelle mani del curatore. È un caso che l’accordo Leali Steel è unitario e che gli altri due accordi sono accordi separati? Come si fa a paragonare la vicenda Leali alle altre due vertenze? Infine che la Fim abbia assunto l’impresa e non i lavoratori e il lavoro come punto di riferimento la dice lunga su quale sindacato intende essere.

Francesco Bertoli
Segretario Fiom Cgil Brescia

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