Pubblico «fuori» per Recalcati al San Barnaba

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Desidero esporle alcune considerazioni in merito alla Lectio Magistralis di Massimo Recalcati ospitata, mercoledì 14 novembre, all’auditorium San Barnaba in città. Purtroppo non ho potuto assistere a quella che, ne sono certa, sarà stata un’interessantissima esposizione, visto le ottime capacità oratorie del relatore e l’intrigante argomento «Vita e morte del desiderio». Non ho potuto entrare nell’auditorium perché ha la capienza di 380 posti e alle ore 20 (un’ora prima dell’inizio) era già al completo. Stessa sorte è toccata alle numerose persone che formavano una fila che percorreva corso Magenta fino all’inizio di corso Cavour (azzardando una stima circa 600 persone). Non è la prima volta che si presenta una situazione simile, quando ci sono valide proposte culturali, l’auditorium San Barnaba si rivela sempre insufficiente. Mi domando perché il Comune non ha pensato ad un luogo con una capienza maggiore per esempio il Teatro Grande o il Teatro Sociale o l’aula Magna del Liceo Leonardo o l’aula Magna dell’Università di Medicina? Considerata la caratura del relatore, molto conosciuto per la sua attività di psicoanalista e di scrittore di argomenti inerenti le domande fondamentali dell’uomo, era facilmente prevedibile l’afflusso di centinaia di persone. Alcuni luoghi comportano l’esborso da parte del Comune di una spesa per l’utilizzo, ma a questo si può facilmente ovviare chiedendo il pagamento di un biglietto. Immagino che chi è veramente interessato non avrebbe problemi a farvi fronte considerando gli elevati prezzi dei biglietti dei concerti che molti sono disposti a sborsare. Un’altra considerazione riguarda un gruppo di giovani ragazze, immagino studentesse, accompagnate dalla loro insegnante che hanno furbescamente saltato tutta la coda adducendo un’ipotetica prenotazione... È veramente sgradevole essere presi per i fondelli in questo modo, poiché non era stata data nessuna possibilità di prenotare... Se la Lectio Magistralis era riservata ad una categoria: insegnanti e studenti, sarebbe stato bene chiarirlo nei dettagli della locandina. Gli organizzatori hanno di fatto impedito a centinaia di persone di partecipare, mentre con un poco di lungimiranza tutte potevano essere accolte ed assistere ad una proposta culturale di elevato livello.

// Marida Canori Che l’affluenza abbia colto di sorpresa gli stessi promotori? In ogni caso per la prossima volta suggeriamo l’adozione di «ammortizzatori» dal felice rapporto costi/benefici: se il trasferimento in sede più idonea è proibitivo, vale la pena integrare l’evento con dirette streaming «consolatorie» per gli esclusi. Una fruibilità indiretta via web - lo sperimentiamo spesso noi del GdB con le conferenze in Sala Libretti che per ragioni di spazio sono a numero chiuso - è sempre meglio di niente. Con l’effetto collaterale non trascurabile della documentazione disponibile anche nel post-evento. (n.v.)

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