Pronto soccorso con problemi Ecco il vero motivo

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Chiedo ospitalità sul giornale per far presente il grave problema che si presenta al Pronto soccorso dell’istituto clinico Sant’Anna. Domenica pomeriggio un ambulanza porta mia madre nel suddetto Pronto soccorso. Attesa sull’ambulanza circa 20 minuti (è andata bene). Nel frattempo arrivano altre ambulanze e 4 pazienti sono costretti a stare in ambulanza anche 40/45 minuti. Il motivo? Al Pronto soccorso non hanno barelle. Il capo equipaggio fa presente alla centrale del 112 il problema, per essere dirottati in altri ospedali, ma nulla. Il 30 maggio a distanza di 4 giorni stesso identico problema: in attesa per mancanza di barelle. Credo sia vergognoso far aspettare persone che stanno male (febbre, dolori addominali, crisi respiratorie e fratture) perché non ci sono sufficienti barelle. Anche le infermiere del Pronto soccorso non sanno più cosa dire. A confermarlo ci sono i vari soccorritori che hanno confermato che da giorni è questa la situazione.
Lettera firmata / A seguito della segnalazione nella lettera pubblicata sul vostro quotidiano abbiamo provveduto a svolgere alcune verifiche interne per far luce sulla vicenda. Abbiamo rilevato, nelle ultime settimane, un aumento degli accessi nel nostro Pronto soccorso che da sempre è punto di riferimento per la zona ovest della città. Questo aumento ha determinato in alcuni frangenti, la saturazione degli spazi disponibili. Il nostro personale ha gestito la situazione cercando di arrecare il minor disagio possibile ai pazienti in attesa in ambulanza e tenendo conto, prioritariamente e imprescindibilmente, dei codici di priorità. Pertanto, la non immediata presa in carico dei pazienti giunti in ambulanza non è da attribuirsi alla scarsità delle barelle, bensì alla necessità di completare il trattamento dei pazienti già in cura o già in attesa al triage.
Direzione sanitaria Istituto S. Anna

Carissimi, una premessa. Quasi ogni giorno lamentele su questo o quello, a volte senza mai ricevere repliche dalla controparte, a volte raccogliendole con qualche giorno di ritardo, dovendo poi unire i puntini e sforzarci di ricordare questo o quello. Oggi invece abbiamo voluto stupire i lettori con effetti speciali, fornendo botta e pure risposta. Non può essere ovviamente un metodo, ma un’eccezione sì.

Nel merito della vicenda, prendiamo atto della risposta dell’istituto clinico, che smentisce chiaramente la scarsità delle barelle, non i problemi di attesa che si registrano. Purtroppo. La questione infatti è più complessa e riguarda tutta la medicina d’urgenza regionale. Un modello che non funziona più e va al più presto migliorato. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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