Preziose iniziative della Fondazione San Benedetto

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Nel percorso della vita di ciascuno di noi ci sono persone o esperienze da ricordare perché hanno lasciato dentro di noi, per qualsiasi ragione, una traccia indelebile difficilmente cancellabile. Una tappa fondamentale nel mio percorso formativo e di crescita umana è stato l’incontro con la Fondazione San Benedetto di Brescia che quest’anno compie dieci anni di ininterrotta attività. Ho conosciuto la Fondazione nel lontano 2006 grazie ad alcuni amici con i quali condividevo innanzitutto una passione politica, ma altresì il desiderio di conoscere ed approfondire le tematiche legate al governo della città ed i grandi temi educativi dell’uomo, la vera grande emergenza del nostro tempo. E la Fondazione si è dimostrata sin da subito la scelta giusta. In questi anni i momenti emozionanti sono stati molti. Come non ricordare il programma della Scuola di Sussidiarietà «La Brescia possibile che desideriamo per le elezioni amministrative di Brescia del 2008 presentato in una occasione pubblica ai candidati sindaco dell’epoca: un grande lavoro di squadra per un governo intelligente e moderno della nostra Brescia. Un contributo ancora oggi attuale e assolutamente sotto molti aspetti all’avanguardia. Le nove edizioni della Scuola San Benedetto, un percorso volto ad approfondire l’attuazione della sussidiarietà in ogni ambito del governo della città (termine oggi molto di moda a parole nel dibattito pubblico, ma sempre meno praticato), spaziando dalla finanza locale, alla partecipazione, al welfare passando per la promozione e tutela del territorio. Tutte occasioni che hanno permesso ai giovani di conoscersi, formarsi ed approfondire al fine di avere una coscienza critica e libera. Di diventare Uomini. Il mese letterario, alla sua sesta edizione, un evento straordinario e unico nel panorama bresciano, che ha permesso a centinaia di giovani e meno giovani di avere maggiore dimestichezza, grazie a scrittori e uomini di cultura, con i grandi autori della letteratura (da Cesare Pavese a Oscar Wilde, da Alessandro Manzoni a John Ronald Reuel Tolkien, da Giovanni Pascoli a Antoine De Saint-Exupéry per citarne solo alcuni). Ma soprattutto che ci ha permesso, mi ha permesso, di tornare ad avere un rapporto appassionato con un grande Amico compagno di vita: il libro. Come non ricordare gli innumerevoli eventi, dibattiti e confronti (totalmente autofinanziati), sui principali temi di attualità con relatori di primissimo rilievo di fama nazionale ed internazionale. Occasioni importanti che hanno contribuito ad arricchire il dibattito culturale della nostra città. Molte altre sarebbero le cose da dire e le iniziative che meriterebbero di essere ricordate. Ma rischierei di essere impreciso e non mi voglio dilungare. Mi premeva però ringraziare, nel mio piccolo, tutti coloro che a vario titolo mi hanno permesso di fare questa stupenda esperienza umana, di conoscere molti giovani che nel corso degli anni sono diventati amici, di avermi regalato un metodo per leggere meglio tra le righe della storia che ogni giorno viene scritta, di capire che il mettersi in discussione non è sinonimo di debolezza ma la premessa per approfondire e studiare con serietà ogni materia al fine di avere un giudizio pensato sui «fatti della vita». Grazie Fondazione San Benedetto e tanti auguri di buon compleanno. Grazie perché ne è valsa davvero la pena! // Emanuele Busi Botticino

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