Polizia postale, grazie: accolto senza esser giudicato

AA

Fino ad un mese fa non avrei mai pensato di scrivere una lettera come questa né, tantomeno, di vivere l’esperienza che ho appena passato. Nonostante per me siano stati dei giorni di forte tensione, di paura e preoccupazione, ho trovato nei poliziotti che mi hanno accolto, fin dal primo colloquio, un grande supporto. Vorrei ringraziare tutto il comando di Polizia postale, soprattutto l’ispettore Cristian Bruno per la professionalità dimostrata che ha portato all’arresto di due delinquenti in pochissimi giorni dalla mia denuncia. Non solo ho trovato in tutti voi dei validi professionisti, ma anche delle persone capaci di accogliere senza giudizio.

// Lettera firmata Accogliamo e rilanciamo ben volentieri la lettera di questo ragazzo per almeno tre motivi: il primo, per sottolinearne il coraggio nella denuncia perché ha saputo dimostrare a sé e agli altri che i soprusi vanno contrastati, e bisogna farlo nel modo giusto; secondo, per ringraziare gli investigatori per la loro capacità non solo investigativa (il caso viene affrontato in cronaca alla pagina 12), ma anche per il loro supporto ad una vittima piegata oltre che dalle vessazioni, pure dalla vergogna. Terzo e non ultimo - che ci chiama in causa tutti senza distinzione - è quella «capacità di accogliere senza giudizio» indicata a conclusione della lettera e che diventa Sos e monito collettivo: i ragazzi, anche quelli che sbagliano, ci chiedono di accoglierli e accompagnarli nella risalita senza essere preventivamente giudicati. Non cercano assoluzioni facili, sia chiaro, ma aiuto reale, libero da pregiudizi. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato