Più ottantenni che bimbi piccoli Così cambia tutto

Secondo i più recenti dati Istat, gli italiani sopra gli 80 anni sono più dei bambini. Per la prima volta, gli ultra ottantenni sono trecentomila di più dei bimbi di 10 anni. Stiamo diventando una nazione sempre più vecchia. La vita si è allungata. Ed i giovani trovano un lavoro e creano una loro famiglia sempre più tardi, ed in tale modo nascono meno bambini. Un Paese dove diminuisce la gente che lavora ed aumenta quella che ha smesso di lavorare, diventa più povero. Ma c’è un fatto positivo, in tutto ciò: ai nonni piace stare in pace, non in guerra. Forse il mondo potrebbe essere più verde, veramente. Gli anziani consumano di meno, mangiano di meno, sprecano meno, producono meno rifiuti ed il mondo li ringrazierebbe. Ma ci sarebbe meno gente che lavora e ci sarebbero però molti più anziani che giocano a carte, a bocce. Un mondo in cui diminuisce il lavoro ed aumenta il gioco, anche innocuo, potrebbe essere un mondo più sereno ed anche sicuro. In futuro i nonni saranno sempre di più e lasceranno ai nipoti più denari. Io ormai sono arrivato ai tempi supplementari della mia vita, non mi restano che un paio di calci di rigore da tirare. Ciò non toglie che questo mondo di nonni, mi fa vedere il mondo più sereno.
Gianluigi PezzaliSalò
Caro Gianluigi, innanzi tutto una nota a margine per chi non la conosce: ogni santo giorno giunge in redazione una sua lettera, d’un foglio o due, con i caratteri inconfondibili della macchina per scrivere. Una generosità di cui le siamo grati. E se ne pubblichiamo una ogni paio di mesi non è per cattiveria, bensì per dare spazio ai molti altri, meno prolifici ma proprio per questo portatori di quel valore preziosissimo ch’è la diversità. Detto questo, non occorre essere delle calcolatrici per comprendere quanto la bilancia penda sempre più a favore degli anziani rispetto ai ragazzi. La sua lettera in più offre due sapidi spunti di riflessione. Il primo riguarda il lascito di risorse: i nipoti, essendo sempre meno, si spartiranno sempre più soldi. Un bene ma anche un rischio, poiché il denaro che si ottiene senza sudore può dare alla testa o far crescere fiacchi, corrompendo una generazione intera. Il secondo invece, più sottile e dalle conseguenze affascinanti, concerne una frase che lei ha buttato lì, ma può essere il centro di tutto: «Ai nonni piace stare in pace, non in guerra». Tra i tanti inconvenienti dell’aumento dell’età media, questo potrebbe essere un aspetto positivo, in controtendenza, garanzia di vita migliore e di buona speranza. Crediamoci. (g. bar.)
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