Piazza Vescovado bici e scooter senza controllo

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Sono il titolare dell’edicola di piazza Vescovato. A distanza di un anno, torno a scrivervi, per segnalarvi che il problema del parcheggio selvaggio di scooters e motociclette in prossimità del mio chiosco è tuttora irrisolto. Inutile dire che il mio lavoro ne risente in negativo. Lo scorso anno, dopo che pubblicaste la mia lettera che segnalava il problema, ricevetti subito la visita del comandante dei vigili, con tanto di copia del vostro quotidiano in mano, che mi dette ragione e promise che si sarebbe adoperato per risolvere il problema. E così fu. Nei successivi 15 giorni notevoli furono le sanzioni ai trasgressori. Dopo di che tutto è tornato come prima. Passaggi dei vigili sempre meno frequenti, trasgressori in costante aumento e sanzioni nulle. Sabato scorso si è verificato un episodio fantozziano. Un motociclista trasgressore, che aveva parcheggiato il mezzo al di fuori delle apposite strisce, non è più riuscito a riprenderlo, perché rimasto incastrato da altri scooters parcheggiatigli a fianco, davanti e di dietro. Al ritorno di quest’ultimi, litigata furiosa. Questo è quanto e... me lo lasci dire, questa è l’Italia.
Lucio Angelo Serra
Brescia

Gentile lettore,

al malcapitato motociclista dal parcheggio selvaggio

verrebbe spontaneo dire: «chi la fa, l’aspetti». Ma, al di là della «lezione» subita, resta il problema dell’«assedio» che gli spazi pubblico soffrono da parte di veicoli con o senza motore. I nostri centri storici, per loro conformazione urbanistica, offrono spazi limitati per una mobilità di tipo contemporaneo. E qui si apre una voragine su quale mobilità promuovere in città. Ma limitandoci al problema del parcheggio selvaggio, se la buona educazione non basta a far rispettare gli spazi comuni (e i diritti altrui), l’unico rimedio sono controlli stringenti e sanzioni adeguate. E non certamente «una tantum»... (g.c.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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