Pericolosi «incroci» lungo i tornanti del Muratello
Nel primo pomeriggio di sabato un timido sole buca le nuvole e la giornata uggiosa sembra volgere al bello. Mi vien voglia di andare in Maddalena e salgo in auto i tornanti del «Muratello» che conosco come le mie tasche. Sul tragitto trovo alcuni biker e suono il clacson non per spaventarli, ma per avvisare del pericolo chi scende in auto dalla montagna, considerando che in certi tratti due mezzi non possono transitare immaginiamoci con la presenza di altre persone. Un ciclista mi rivolge degli apprezzamenti non proprio corretti e rallento, abbasso il finestrino e gli spiego perché ho suonato (una volta!). Non è convinto e mentre riparto mi grida «Vai adagio che tanto sei in pensione» facendo riferimento ai miei (pochi) capelli bianchi. Di rimando gli rispondo che lui sarà giovane,« ma il suo cervello è già in pensione». Potevo risparmiarmi la battuta, considerando che era sotto sforzo ma mi è scappata e mi dispiace. Purtroppo la strada della Maddalena non risulta in carico a nessun Comune (né Brescia né Nave) né tantomeno della Provincia o Regione. In caso di incidente credo che esista il «concorso di colpa». Intanto, se mi permette, approfitto, avvisando i cittadini che fra poco saliranno numerosi sulla montagna di casa per castagne: raccoglietele pure, ma lasciate stare i marroni, rispettando il lavoro annuale che i proprietari degli appezzamenti svolgono per ricavarne un piccolo profitto. Si eviteranno discussioni spiacevoli.
// Paolo OrtolaniNave
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