Nuove domande sull’auto elettrica e una preghiera

Lettere al direttore
AA
A giudicare dal vivace dibattito sollevato dalla pubblicazione della mia lettera dello scorso 19 luglio, emerge con chiara evidenza quanto il tema motore «endotermico», «ibrido» o «full electric» sia divisivo, una disputa ideologica, quasi una questione di Fede: non siamo ai «Guelfi e Ghibellini», ma poco ci manca.
Illuminanti le argomentazioni tecniche dei due lettori Luigi e Giacomo che con precisi calcoli matematici ci spiegano quanto le auto «full electric» siano affidabili e più economiche di quelle diesel, ne prendiamo atto, manca tuttavia un preciso riferimento al confronto tra i costi di acquisto «full electric» versus Diesel: ogni investimento dovrebbe infatti tenere conto, oltre che dei costi di esercizio, anche di quelli di acquisto e del valore del bene a fine vita.
A proposito: esiste un piano nazionale/europeo di smaltimento delle batterie auto da rottamare? Mi risulta che oggi rottamare un’elettrica abbia un costo decisamente superiore alla rottamazione di un’auto a motore endotermico (dalla quale peraltro si recupera e ricicla quasi tutto), anche questa è una seria questione ambientale da affrontare. Quanto ai costi di esercizio vien da dire che per il momento (forse) sarà ancora così (elettrico batte diesel 1 a 0?), ma quando l’elettrico avrà preso il sopravvento ed i governanti di turno si accorgeranno che i proventi delle accise sui carburanti fossili saranno venute meno (a proposito: ma questa «iniqua gabella» non doveva essere abolita?), siamo sicuri che non saranno obbligati ad inventarsi qualcosa per recuperarli altrove? E da dove secondo voi? In conclusione, quando possibile - e «caldo» permettendo - per i tratti medi e brevi lasciamo la macchina in «garage»: meglio andare a «òche» o in bici e che i governi (di turno) sviluppino un buon servizio di trasporto pubblico, incentivandone l’utilizzo, ne guadagneranno la salute, l’ambiente e... il portafoglio.
Germano Mazzali
Brescia
Caro Germano,
sull’auto elettrica della filosofia, per così dire, ne abbiamo già fatta.
Così come abbiamo dato conto, in senso letterale, di questioni riguardanti l’effettivo consumo d’energia.
Le ulteriori domande che pone non sono soltanto legittime, ma pure interessanti. Così come lo è l’argomento, considerato il numero di lettere ricevute e anche il tenore dei discorsi che cogliamo qua e là, in famiglia, tra colleghi o al bar.
Questo tuttavia non è lo spazio adatto per rispondere nel merito, ma proprio per questo ce ne occuperemo nelle pagine di cronaca nei prossimi giorni con un approfondimento che dia conto dei pro e dei contro di un sistema e dell’altro, con la risposta ai quesiti più tecnici e anche ad altri, che abbiamo ricevuto. Tenga d’occhio dunque giornale e sito del GdB. Grazie. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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