Notifiche digitali. Cosa deve sapere un cittadino

Facendo seguito alla lettera inviata da un cittadino, ringraziamo per la cortese segnalazione, che ci ha consentito di approfondire alcuni aspetti relativi al nuovo sistema di notifica digitale degli atti amministrativi, e in particolare all’utilizzo della piattaforma Send. Abbiamo esaminato con attenzione quanto riportato, e desideriamo riassumere di seguito l’accaduto, fornendo un quadro complessivo delle circostanze e delle procedure coinvolte. Il cittadino ha ricevuto due verbali per violazione del limite di velocità, rilevata tramite sistema Tutor. Pur non contestando le sanzioni, ha espresso disappunto per le modalità di notifica adottate, rilevando che, pur essendo titolare di una casella di posta elettronica certificata (Pec) e avendo ricevuto in passato analoghe comunicazioni tramite tale canale, in questo caso ha ottenuto solo un avviso di giacenza cartaceo. Alla consegna degli atti, ha constatato un aumento dell’importo dovuto per ciascun verbale - pari a circa 24 euro - derivante dalla necessità di una notifica postale successiva al tentativo di notifica digitale non perfezionato. Il nuovo sistema Send (Servizio Notifiche Digitali), previsto dalla normativa vigente, effettua le notifiche secondo una sequenza stabilita: 1. verifica l’esistenza di un domicilio digitale attivo e registrato su Inad (Indice Nazionale dei Domicili Digitali); 2. in caso positivo, la notifica avviene via Pec; 3. in mancanza di un domicilio digitale valido o di mancata ricezione, si attivano i canali digitali integrati, tra cui il portale Send e l’App IO, che richiedono l’attivazione volontaria del servizio da parte del cittadino; 4. qualora questi strumenti non consentano la presa visione nei tempi previsti, il sistema procede con la notifica cartacea tramite raccomandata A.R., con conseguenti spese a carico del destinatario. In questo caso, la mancata registrazione della Pec sull’Inad non ha consentito la notifica tramite posta certificata. Inoltre, al momento della generazione del verbale, il servizio Send tramite App IO non risultava ancora attivato sul dispositivo del cittadino. Questo ha comportato l’attivazione della notifica postale e l’addebito delle relative spese. Precisiamo che l’Ente non trae alcun guadagno da tali costi aggiuntivi, i quali coprono esclusivamente le spese vive sostenute per la notifica tradizionale. Comprendiamo le difficoltà evidenziate e riconosciamo l’importanza di una comunicazione chiara ed estesa sui nuovi strumenti digitali. Come Comune, abbiamo pubblicato apposite informative sul sito istituzionale e i nostri canali social per aggiornare i cittadini. Tuttavia, le campagne di comunicazione su scala nazionale, incluse quelle sull’App IO e sul sistema Send, non ricadono sotto la diretta competenza degli enti locali. La segnalazione costituisce un contributo prezioso e sarà tenuta in considerazione per migliorare ulteriormente il dialogo e l’assistenza verso la cittadinanza, soprattutto in una fase di transizione digitale così significativa.
Giovanni coccoliSindaco di Gussago
Caro sindaco, la sua risposta è apprezzabile quanto esemplare di come la macchina amministrativa, pur quando è ben oleata e dotata di tutte le componenti - comprese sensibilità e riguardo nei confronti dei cittadini - manchi l’obiettivo di risolvere la complessità e pure le situazioni. Arrivati in fondo, il primo pensiero che ci è venuto in mente è stata la battuta sarcastica riferita a commento di un intervento medico: l’operazione è andata benissimo, il paziente è morto. Glielo confessiamo al netto della stima per lei e per il personale municipale. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato