Non si può chiedere un uso improprio delle ambulanze
Leggo ieri in questa rubrica, la lettera che titola «Indignata per come sono stata trattata». Vorrei con questa mia invitare la paziente «(Mal)trattata» a riflettere sugli accadimenti e vedere se le è possibile trovare una chiave di lettura maggiormente obbiettiva. Le ambulanze del 118 sono coordinate dall’Areu che è l’ente che coordina tutte le ambulanze del vecchio 118, ora 112. Le ultime due lettere dell’acronimo stanno per Emergenza Urgenza; appunto. Così come la parola «Pronto Soccorso» sta per luogo dedicato agli interventi che necessitano di pronto soccorso; appunto. Usufruire di una struttura dedicata alle emergenze saltando a priori il medico di base, oppure, farsi trasportare in Ps da una ambulanza del 118 quando vi sono le condizioni per farlo con mezzi propri, comporta un uso improprio di tali servizi. Nella sua lettera sig.ra Islam, lamenta una prima attesa di quindici minuti più altri che «le sono parsi mezz’ora infinita», per dare come lei stessa afferma, «Precedenza a pazienti che secondo il triage hanno più urgenza ad essere visitati prima di me». Appunto. Nella sua lettera lamenta di aver dovuto deambulare da una stanza all’altra «piegata in due dal dolore e agonizzante», e che alla fine, dal momento che l’atteggiamento dei medici «mi ha fatto stare peggio» prende la decisione di «rifiutare il ricovero». È capitato a tutti di star male e avere la sensazione che gli altri non ci capiscano e siano indifferenti al nostro star male e al momento riteniamo di averne motivo. Ma con il senno di poi, passato il dolore, riconduciamo tutto nel giusto ambito e ridimensioniamo. Non sappiamo se questo è il suo caso ma, affinché lei possa capire e ci possa far capire, serenamente e obiettivamente si chieda: «La diagnosi rassicurante fattele al pronto soccorso che immagino sia stata confermata in altri ambiti, perché se così non fosse non avrebbe mancato di sottolinearlo, giustificava un ingresso al pronto soccorso?». Contrariamente all’arrivo che è avvenuto a bordo di una ambulanza del 118, si è allontanata dal pronto soccorso chiamando una ambulanza a pagamento o si è allontanata con mezzi propri nonostante fosse «piegata in due dal dolore agonizzante»? Siamo inseriti in un contesto civile che ci mette a disposizione delle risorse, quelle sono, altro non abbiamo ne ci possiamo permettere. Facciamone un uso grato e paziente.
// Renzo QuarenaErbusco
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