Non parlare al conducente dell’auto
AA
Dei molti divieti che costellano la nostra esistenza e grazie ai quali essa ne viene ampiamente condizionata ogni giorno, ce n’è uno che da qualche tempo mi trova particolarmente d’accordo, si tratta del perentorio «È vietato parlare al conducente». A dire il vero l’ho visto esposto esclusivamente sui mezzi pubblici ma mi piacerebbe che, magari dopo avere indetto un apposito referendum tra gli automobilisti «perseguitati» come il sottoscritto, potesse divenire obbligatoria una analoga raccomandazione anche sui cruscotti di tutte le automobili, con buona pace dei guidatori sull’orlo di una crisi di nervi. Qualcuno si starà domandando il motivo di siffatte, inquietanti esternazioni, il perché è presto detto, provino costoro ad avere seduta accanto una persona, compagna di viaggio, intenzionata ad insegnarci la maniera corretta ed esemplare di guidare per tutto il tragitto. «Non stare vicino a quella macchina, per caso hai deciso di tamponarla? Avvicinati all’auto davanti, non lo vedi anche tu che c’è ancora spazio? Non sai cosa ti stai perdendo a non ammirare il paesaggio circostante, è bellissimo! Vedi di non distrarti dalla guida che può diventare pericoloso! Accelera, altrimenti non arriviamo più a destinazione. Rallenta, lo sai che ho paura quando vai veloce! Perché non hai comprato un’auto più grande, così ci stava tutto ed eravamo più comodi? L’avevo detto di prendere una macchina piccola da poter parcheggiare senza problemi! Attento al dosso, hai acceso i fari? Vai troppo forte, vai troppo piano, occhio a questo, attento a quello, ti sei perso un’altra volta, vero? Come mai non scali la marcia? Vuoi che guidi io?». Al pari del più sofisticato nonché invadente navigatore satellitare e ad ogni costo, quindi compreso il nostro sfinimento al quale però sembrerà restare completamente indifferente, ella ci sommergerà con una serie ininterrotta di consigli e raccomandazioni ad ogni curva, rettilineo, discesa o salita che incontreremo. E non meravigliamoci troppo se, una volta arrivati a destinazione, ci venisse affibbiata addirittura una pagella con tanto di bocciatura. Su una cosa sono irremovibile: dovessi essere rimandato per quel giorno sarò irreperibile. Giuseppe Agazzi Rovato
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