Non dimenticatevi che noi delle Poste facciamo da banche

Sono il consulente finanziario dell’ufficio postale di Gargnano. Ci tenevo a precisare, in seguito al vostro articolo che comunicava la «chiusura dell’ultima banca di Gargnano», che oltre ad essere presente ancora una Bcc (come riportato in una lettera al GdB da un dipendente della stessa) a Gargnano vi sono due uffici postali che offrono servizi bancari. Uno nel centro e uno nella frazione di Navazzo con i bravissimi direttori Daniel e Concetta. Lo scrivo anche per informare la popolazione che le Poste offrono gli stessi servizi che offrono le banche (gestione conti correnti, investimenti, servizi assicurativi, finanziamenti, apertura conti impresa ecc.). È bene precisarlo perché tante volte, come purtroppo anche nel vostro articolo, siamo completamente dimenticati. La presenza di Poste sul territorio è rimasta capillare, rinunciando anche a buona parte degli utili (a differenza delle grandi banche italiane), per garantire un servizio di vicinanza ai cittadini: a Gargnano, così come in tutti i piccoli Comuni della provincia di Brescia e d’Italia.
Giovanni PorteriCaro Giovanni, grazie per la precisazione, che ci fa sorridere poiché Gargnano, che nel nostro articolo veniva citato per aver perso tutti gli sportelli, in verità pian piano si sta scoprendo una piccola Wall Street. Meglio così. E complimenti a lei - che ci immaginiamo come un Bisio o un Siani in «Benvenuti al nord» - per l’attaccamento che mostra, lontano anni luce dal cliché dell’impiegato delle Poste. Che esse offrano pure servizi bancari ha fatto bene a ribadirlo, anche se siamo i primi a storcere il naso quando ci pare che per seguire le nuove aree di interesse si trascuri il compito originario (la lettera che pubblichiamo qui sotto casca a fagiolo). Comprendiamo allora che i tempi cambiano e un colosso come son diventate le Poste abbia necessità di stare al passo. L’auspicio è che tutti i dipendenti somiglino a lei, mettendo cuore, orgoglio e attenzione per il proprio lavoro. (g. bar.)
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