«Non basta spostare il traffico da via Gramsci»

AA
Con la presente, lo scrivente Comitato cittadino per il traffico bagnolese, ritiene importante precisare e distinguere la propria posizione rispetto al neo Comitato per la riqualificazione di via Gramsci al fine di dissipare ogni diceria ed eventuale dubbio circa il suo obiettivo. La nostra petizione è mirata sostanzialmente a valutare e risolvere il problema del traffico non solo di via Gramsci ma di tutto Bagnolo e per chi lo attraversa, di sospendere l’ordinanza 56 perché modifica ingiustificatamente il senso di marcia di alcune vie strategiche per la viabilità cittadina con una ricaduta, a nostro avviso, nettamente peggiorativa su traffico/sicurezza/inquinamento. Inoltre, questa scelta non è supportata da perizie tecniche che certifichino l’idoneità del nuovo percorso (per fare un esempio, in alcuni tratti i mezzi pesanti in circolazione sono costretti ad invadere pericolosamente e loro malgrado la corsia opposta!), oltre che quasi triplicare il tragitto attuale con ovvie conseguenze circa l’inquinamento ed il potenziale aumento dei sinistri.Chi ha firmato la petizione del Comitato per la riqualificazione di via Gramsci, costituitosi circa un mese e mezzo dopo il nostro, intende risolvere il problema proponendo solo di spostare il traffico dalla suddetta via a viale Italia e via Leno. Avremmo voluto interloquire immediatamente col Comitato di via Gramsci, ma sulla loro petizione, contrariamente alla nostra, non era indicato alcun referente. Abbiamo appreso in un secondo tempo e constatato personalmente che la raccolta firme era essenzialmente fatta dall’assessore Polizia Locale, Sicurezza, Protezione Civile signor Pietro Sturla, dal coordinatore provinciale Pdl signor Costantino Maestri e dalla signora Agnese Viviani. In un incontro da noi richiesto, avvenuto mercoledì 23 ottobre, è stato sollecitato loro di unire le reciproche forze per il bene di Bagnolo, ma la nostra proposta è stata rifiutata e a seguito di quell'incontro la loro raccolta firme è continuata con lo stesso intento. Per correttezza nei confronti della popolazione, ci saremmo aspettati che opportunamente e doverosamente il signor Maestri durante l’assemblea pubblica del 24 ottobre, indetta dalla «Lista Donini» alla quale erano stati invitati i due Comitati, avesse ribadito chiaramente il loro obbiettivo, come ampiamente fatto da noi. È utile precisare che la nostra raccolta firme (1.143) è durata solo tre giorni, visto che sembrava imminente l’attuazione dell’Ordinanza e per evitarlo si è dovuto agire in tempi rapidissimi. Il nostro Comitato rispetta le idee, ma non può sposare una linea di pensiero che non sia congrua con uno spirito comunitario, scelta supportata, anche in questo caso, da riscontri oggettivi. Allo stato attuale l’unico documento ufficiale è il Piano di Governo del Territorio (Pgt) approvato il 29/10/2010 che in 401 pagine analizza dettagliatamente la viabilità cittadina e definisce le linee guida per risolvere il problema, ponendo anche l’accento sulle criticità; il documento è scaricabile dal sito http://www.comune.bagnolomella.bs.it. Il Pgt riporta tra i numerosi dati, che il traffico giornaliero sulla provinciale ex SS45bis a nord di Bagnolo - monitorando il traffico in entrata e uscita da via Gramsci e dall’asse via Leno - v.le Italia (punto di rilievo indicativo prima dell’attuale rotonda ai piedi del cavalcavia) è di circa 20.000 veicolo/giorno, ma evidenzia che solo il traffico sulla SPVII (dato rilevato indicativamente all’altezza dell’impianto semaforico di via Leno) è di circa 11.000 veicoli/giorno, ai quali vanno aggiunti gli altri veicoli provenienti dalle via Ghedi, v.le Italia e attigue. In merito al trasporto pubblico su gomma, su Via Gramsci transitano 16 coppie di corse, mentre sul via Leno/v.le Italia transitano 55 coppie di corse, e tutte, sostano anche all’intersezione tra le vie Italia, Ghedi, Leno, Lombardia e Pellico (quest’ultima tra l’altro in base all’Ordinanza 56, diventerà a senso unico contrario rispetto all’attuale direzione, con conseguente riversamento di ulteriori veicoli sul suddetto incrocio, che già nel Pgt del 2010 viene indicato come punto critico e congestionato). Ricordiamo che le succitate strade sono percorse anche dagli utenti dei plessi scolastici elementare e materna di via Bellavere. «Le principali criticità della rete sono legate al traffico di attraversamento del paese sia lungo la SP ex45bis sia lungo la SP VII. Circa il 70% del traffico proveniente da queste due direttrici attraversa il Comune di Bagnolo Mella». Il PGT indica la variante est (tangenziale che fiancheggerebbe l’autostrada) come l’infrastruttura di previsione più importante per Bagnolo, opera che consentirebbe di risolvere una volta per tutte il problema della mobilità. In questi anni abbiamo visto sorgere tangenziali a Offlaga, Corticelle, S. Gervasio B., Pavone Mella, Gambara, San Zeno N., confidando che venisse anche il nostro turno. Dopo aver atteso speranzosi per decenni, ora ci viene imposto di abbandonare definitivamente il progetto risolutivo e di subire per sempre questo progressivo degrado in termini di sicurezza, di inquinamento atmosferico ed acustico. Ci rendiamo conto della non florida situazione economica locale e nazionale, ma siamo certi che con la volontà dell’Amministrazione in primis e un programma economico/finanziario nel medio periodo, con il supporto di Provincia e/o Regione ed eventualmente con il ricorso a programmi e bandi Ue, porterebbe alla soluzione del problema. Se la Giunta del sindaco Almici e il Comitato di Via Gramsci capitanato dal signor Maestri, portassero a termine la loro scelta di attuare l’ordinanza 56 spostando definitivamente il traffico in viale Italia e via Leno, tutta la cittadinanza pagherebbe ammenda perché nessuno di noi è un’isola e le scelte sbagliate ricadrebbero su tutti!
Comitato CTB Bagnolo Mella

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato