No alla torre per ricariche elettriche in piazza Repubblica

Lettere al direttore
AA
Scrivo per segnalare tutta la disapprovazione dei cittadini residenti, rispetto alla decisione presa dalla Amministrazione comunale di installare una torre per la ricarica dei veicoli elettrici con annesso quadro elettrico, al centro dell’antica Porta San Nazaro, oggi Piazzale della Repubblica, e di fronte l’ingresso principale dello storico Palazzo dei Sindacati. Dopo un anno speso a celebrare Brescia «Capitale italiana della Cultura», la nostra bella piazza, impreziosita dalla sua luminosa e storica fontana, dalla Spirale della Memoria e dalla sezione delle mura perimetrali dell’antico rivellino di porta San Nazaro, è stata recentemente ingentilita da un monumento di stile architettonico molto discutibile per la sua espressività artistica di colori e dimensioni. Una offesa alla bellezza e al decoro urbano che molto faticosamente stiamo cercando di recuperare e conservare nella nostra porzione di quartiere. Questo tipo di torri (non torrette) per la ricarica dei veicoli elettrici, solitamente vengono installate negli ampi spazi di parcheggio dei centri commerciali, non nelle Piazze cittadine a ridosso del Centro Storico. Nessuno vuole negare il diritto di ricaricare la propria auto elettrica, ma esiste una condizione superiore che va rispettata ed è il decoro e l’armonia urbanistica che mi sembra di capire non interessi a questa Amministrazione. Non sono un tecnico urbanistico, ma posso affermare con certezza che tutto il perimetro del ring offre spazi più adatti e discreti ad accogliere queste torri con centraline annesse.
Maurizio Spiniello
Gentile lettore, è comprensibile ambire ad una città dall’arredo urbano soddisfacente dal punto di vista estetico. Ma sinceramente non mi pare che la povera torre (o torretta) per la ricarica in piazza Repubblica sia uno sfregio tale da compromettere l’estetica dell’intero, ampio slargo. O almeno non lo è più del bidone a poca distanza. Secondo i criteri esposti, si dovrebbe modificare buona parte degli arredi urbani attuali: dai parchimetri alla segnaletica, dai quadri elettrici sparsi nelle vie del centro ai bidoni per i rifiuti alle vetrine dei negozi vuoti... La città, del resto, nel corso del tempo cambia e si edifica anche in base alle nuove esigenze dei suoi abitanti. Senza dimenticare che in fatto di gusti, le convergenze non sono mai scontate e qualcuno può trovar da ridire su scelte da altri giudicate ottime (il recente dibattito sulla stazione metro Brescia è lì a dimostrarlo). Perciò, fermo restando che le torrette di ricarica per auto elettriche possono trovare anche collocazioni diverse, la guardia la manterrei alta piuttosto per evitare cadute di gusto più clamorose. (g.c.)
Maurizio Spiniello
Gentile lettore, è comprensibile ambire ad una città dall’arredo urbano soddisfacente dal punto di vista estetico. Ma sinceramente non mi pare che la povera torre (o torretta) per la ricarica in piazza Repubblica sia uno sfregio tale da compromettere l’estetica dell’intero, ampio slargo. O almeno non lo è più del bidone a poca distanza. Secondo i criteri esposti, si dovrebbe modificare buona parte degli arredi urbani attuali: dai parchimetri alla segnaletica, dai quadri elettrici sparsi nelle vie del centro ai bidoni per i rifiuti alle vetrine dei negozi vuoti... La città, del resto, nel corso del tempo cambia e si edifica anche in base alle nuove esigenze dei suoi abitanti. Senza dimenticare che in fatto di gusti, le convergenze non sono mai scontate e qualcuno può trovar da ridire su scelte da altri giudicate ottime (il recente dibattito sulla stazione metro Brescia è lì a dimostrarlo). Perciò, fermo restando che le torrette di ricarica per auto elettriche possono trovare anche collocazioni diverse, la guardia la manterrei alta piuttosto per evitare cadute di gusto più clamorose. (g.c.)
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