Nessuna lacuna nelle relazioni all’Istituto M.L. King

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Le chiedo ospitalità per replicare alla lettera pubblicata Il 26 aprile riguardo alla «dannosa lacuna nelle relazioni della dirigente scolastica» presso l’Istituto Comprensivo M.L. King di Castelcovati. Quattro genitori che, per loro stessa ammissione, hanno «ripetutamente informato e contattato gli uffici scolastici territoriali di Brescia e Milano», ora utilizzano lo spazio da Lei concesso con l’intento dichiarato di rimediare al «malessere relazionale creatosi tra le diverse componenti scolastiche»; quanto ivi affermato merita alcune precisazioni e integrazioni, che ho raccolto per punti. I progetti educativi ed i finanziamenti del Piano diritto allo studio. Nel Piano per il Diritto allo studio sono presenti finanziamenti per l’educazione all’affettività. Nel passato sono stati utilizzati con la presenza di un educatore di strada, al servizio sia dei ragazzi che delle famiglie: tali finanziamenti sono stati utilizzati, sia lo scorso anno che quest’anno, in accordo con l’Amministrazione Comunale. Nell’anno in corso è stato realizzato un progetto che ha coinvolto anche la Parrocchia e che prevede incontri formativi per i genitori, incontri formativi per gli studenti del terzo anno della Scuola Secondaria di Castelcovati e l’attivazione di uno sportello ascolto che, con cadenza settimanale, copre il periodo febbraio-giugno. Le varie iniziative hanno coinvolto psicologi, alcuni appartenenti al Centro per la famiglia di Orzinuovi. Pertanto quanto affermato non corrisponde al vero. Il presunto abbandono dell’incontro formativo. Il giorno 8 aprile, su richiesta del Consiglio d’Istituto, ho convocato un incontro relativo al comitato di valutazione, previsto dalla L. 107/2015. L’incontro si è regolarmente tenuto e mi ha consentito di illustrare, anche attraverso slide, composizione e compiti del nuovo organismo. Inoltre sono state raccolte le candidature dei genitori. A seduta sciolta, uno sparuto gruppo di genitori mi ha investito, con atteggiamento arrogante e provocatorio, di domande non pertinenti e alle quali avevo già fornito adeguate risposte. Ritenendo che questo modo di procedere non fosse consono ad un ambiente educativo, essendo esaurito l’oggetto della convocazione ho preferito lasciare la seduta. Il sondaggio tra i genitori che hanno optato per le 30 ore sulla possibilità di introdurre la settimana corta nelle sezioni della scuola secondaria di Castelcovati. Nella Secondaria di Castelcovati ci sono attualmente solo due classi a 30 ore, la I e la II C. Pertanto il sondaggio, i cui risultati avrebbero riguardato l’organizzazione scolastica del prossimo anno, ha interessato i genitori di queste classi e di tutte le quinte della Primaria di Castelcovati: su 120 famiglie, 91 si sono pronunciate a favore della settimana corta. Non potendo contestare il risultato, cioè la sostanza, i quattro genitori, in modo strumentale, si lamentano della forma. Avrei sondato i genitori senza aver preventivamente informato il Consiglio; non ero in alcun modo tenuta, in fase preparatoria, a informare il Consiglio, al quale sono state correttamente portate le richieste dei genitori e l’esito del sondaggio: il Consiglio nel merito ha assunto le decisioni che gli competono. Avrei interpellato solo i genitori di alcune classi: ho interpellato tutti i genitori interessati alla sperimentazione, non potendo certo interpellare i genitori delle classi della secondaria che operano sulle 36 ore o i genitori delle quarte della primaria, che saranno interpellati il prossimo anno. Mi pare singolare essere accusata di non favorire un corretto rapporto tra le diverse componenti scolastiche da chi, non avendo gradito l’esito di una consultazione, opera con ogni mezzo per sovvertirlo. Gli stravolgimenti strutturali e la mancanza di figure di riferimento. L’Istituto Comprensivo che mi è stato assegnato dal 30 giugno 2014 comprende la primaria di Castelcovati e di Comezzano - Cizzago, la secondaria di primo grado di Castelcovati, la secondaria di primo grado di Comezzano - Cizzago e la scuola dell’infanzia di Comezzano - Cizzago: sono quindi cinque plessi scolastici, per un totale di circa 1.100 alunni con relativi genitori. Non conoscendo nei particolari la realtà scolastica del mio paese, ho avuto bisogno della collaborazione di molte persone, che ringrazio. Il posto da dirigente che andavo a ricoprire era un posto vacante, che per anni era stato ricoperto da una reggente. Una volta nominata, ho impostato il mio lavoro nel senso della continuità, mi sono proposta di ascoltare insegnanti e genitori, introducendo semplici modifiche, ogni qualvolta ne ravvisavo la necessità. Temo che questo possa aver alterato equilibri consolidati. Se questo è avvenuto, me ne dolgo, ma ho sempre operato e continuerò a operare nell’interesse esclusivo della scuola. Mi scuso per la lunghezza del testo, ma credo sia evidente a tutti come non potessi accettare e passare sotto silenzio il tentativo di gettare discredito sulla mia professionalità con argomenti pretestuosi, a volte falsi, da parte di un esiguo numero di genitori.

// Anna Maria Scalvini
Dirigente scolastica dell’I.C. «M.L.King» di Castelcovati

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