Neodiplomata in cerca di lavoro

Disoccupazione.
AA

 Leggendo la lettera pubblicata il 18 febbraio 2010 («Sfogo di un padre») ho pensato di dire la mia al riguardo. Io ho 20 anni, mi sono diplomata a luglio e ho iniziato subito a cercare lavoro. Come tutti ho risposto agli annunci sui quotidiani e su internet, ho inviato decine e decine di curriculum, ma pochi hanno risposto. A settembre, tramite conoscenze, sono riuscita a trovare un posto di lavoro come impiegata vicino a casa. Quando ho ricevuto la telefonata per iniziare il periodo di prova ero speranzosa che fosse la volta buona e invece... dopo pochi giorni mi è stato comunicato che serviva una persona più esperta (ma i due colloqui precedenti a cosa sono serviti?). Ho ripreso a rispondere agli annunci e ora mi ritrovo a febbraio ancora disoccupata. Peccato che ci sono inserzioni «fasulle» che cercano determinate figure professionali invece in realtà si dovrebbe fare tutt'altro, ci sono quelli che ti telefonano per un posto di lavoro nel tuo paese e poi scopri che il posto non c'è, ma dovresti effettuare un corso di qualche migliaia di euro, altri ancora ti fissano un colloquio di lavoro e poi la ditta non esiste o addirittura ti assicurano che sarai assunta nel giro di qualche giorno, fotocopiano i tuoi documenti e poi non si fanno più vivi. Senza parlare dello svolgimento dei colloqui di lavoro, durante i quali spesso e volentieri ti pongono come prima domanda «Perché hai risposto a questo annuncio?» e io che cerco il primo impiego cosa dovrei rispondere? E sorvoliamo sulle persone che, sempre ai colloqui, ti guardano con sufficienza se non addirittura con «aria schifata» nonostante io sia una ragazza che si presenta piuttosto bene. Per concludere, tutti cercano esperienza, addirittura di anni, e noi giovani neodiplomati cosa dovremmo fare per acquisire questa benedetta esperienza?
Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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