Mensa scolastica ed aiuti alle famiglie
Chiedo ospitalità nella rubrica delle Lettere al Direttore per rispondere alla lettera del consigliere Lega Nord Giovanni Soldi pubblicata sul Giornale di Brescia il 24 dicembre 2009, su una presunta iniziativa dell'Amministrazione di Botticino che negherebbe la mensa scolastica ai bambini i cui genitori non abbiano regolarizzato il pagamento della quota mensile entro cinque giorni.
Per cominciare una precisazione: la lettera sopra ricordata contiene inesattezze, quando viene scritto che la "maggioranza che governa Botticino è Pd più civica di sinistra". Il consigliere Soldi sa bene che a Botticino ha vinto una coalizione formata da più partiti: Pd, La Civica Per Botticino, Il Centro, Sinistra e Libertà.
Voglio però entrare nel merito della questione. La sospensione del servizio di ristorazione dopo cinque giorni di mancato pagamento non sta ad indicare un'arbitraria presa di posizione dell'Amministrazione, ma indica una norma del Regolamento del Servizio di Ristorazione scolastica in vigore a Botticino da molti anni.
Avere un regolamento che disciplini i servizi, è la condizione essenziale per la fruizione degli stessi, soprattutto nel caso di un servizio non obbligatorio ma su richiesta dell'utente, come la mensa scolastica. Le regole, però, vanno attuate con il buon senso e, mi creda il consigliere Soldi, a Botticino questo non manca.
La ristorazione scolastica è un servizio delicato, a cui l'Amministrazione comunale, da tempo, ha posto particolare attenzione, mediante importanti investimenti in termini organizzativi e di risorse. Da ultimo l'informatizzazione del servizio: il genitore acquista dei "buoni pasto virtuali" e, da questo credito, giornalmente vengono scalati gli importi corrispondenti ai pasti effettivamente consumati dai bambini.
Quando il credito sta per esaurirsi l'utenza (che, comunque, può visionare in ogni momento la propria posizione) viene avvisata tramite sms o telefonicamente, in modo da poter provvedere.
Le situazioni (per fortuna rare) di morosità vengono trattate con la massima delicatezza. L'ufficio competente, qualora vengano manifestati disagi economici, invita l'interessato a recarsi presso il servizio sociale, al fine di verificare la sussistenza di requisiti che possono condurre, tramite dei "buoni famiglia", alla possibilità di fruire gratuitamente del servizio.
L'esclusione dalla mensa può avvenire solo qualora tali presupposti non sussistano e dopo reiterati avvisi, che comportano periodi di tolleranza ben oltre i cinque giorni, consci che l'utenza in questione (i bambini) appartenga ad una fascia debole e da proteggere. C'è anche da precisare come l'importo a carico delle famiglie copra solo parzialmente il costo del servizio, rimanendo il resto a carico del bilancio comunale.
La politica sbaglia quando vuole creare allarmismo ingiustificato e allo stesso tempo non documentato. Polemizzare in modo propagandistico, non è informare: l'obiettivo è piuttosto quello di creare confusione ed alimentare, nel cittadino, dubbi su servizi di per sé efficaci ed efficienti.
Ed è questo il caso in questione, riguardo alla lettera del consigliere Soldi. Lettera che cita anche quanto poco stia facendo l'Amministrazione comunale nel settore sociale "mettendo a disposizione soltanto 20.000 euro per le famiglie in difficoltà". L'informazione anche qui è scorretta. In un anno in cui le entrate del bilancio comunale hanno visto un calo di circa un milione di euro, mettendo in difficoltà la gestione operativa di alcuni settori dell'Amministrazione, nel settore sociale non si sono volutamente fatti drastici tagli, mantenendo l'erogazione dei servizi e dei contributi simile a quella dello scorso anno.
I 20.000 euro stanziati per le famiglie che hanno visto il maggior percettore di reddito perdere il lavoro a causa della crisi, sono quindi contributi straordinari, stanziati in più rispetto ai servizi erogati normalmente. Alla luce di questi dati, questi 20.000 euro sembrano ancora pochi?
Infine, per quanto concerne gli edifici scolastici, c'è da chiarire come parlare di "conformità" non sia tecnicamente corretto. Ogni lavoro viene effettuato con la certificazione di rispondenza normativa rispetto all'ambito d'intervento: impianti elettrici, aspetto statico, autorizzazioni sanitarie, abbattimento delle barriere architettoniche Da dieci anni a questa parte, si sta intervenendo negli ambienti scolastici per assolvere quanto prevedono le nuove normative.
Mario Benetti
Sindaco di Botticino
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