Medico pensionato e avviso brevissimo. Urge un rimedio

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Ho 57 anni ed è la seconda volta nella mia vita che vengo avvisato, o meglio, apprendo per caso che il mio medico curante di lì a 15 giorni andrà in pensione. La mia riflessione vuole essere un’autocritica ma anche fornire una proposta. Siamo sempre pronti a dire che è colpa di entità non ben identificabili come la Sanità, il Governo, i partiti, chi non va a votare, i poteri occulti. Perché non iniziamo a prendere atto che tutto parte da noi stessi e che se ognuno di noi si comportasse in maniera coscienziosa e altruista, con professionalità, con attenzione e nel rispetto delle persone più deboli, forse il «sistema» funzionerebbe meglio? La proposta è la seguente: onde evitare che migliaia di pazienti cerchino all’ultimo minuto un nuovo medico, senza avere il tempo di valutare, di scegliere, di riflettere ad una scelta così importante - e penso soprattutto agli anziani e alle persone fragili -, che vengano presi dal panico, che si rischi a volte di perdere la propria storia clinica, non si potrebbe imporre agli ordini dei medici o al medico stesso di comunicare questa scelta almeno sei mesi prima dell’evento? Non conosco la procedura ma penso che l’avvio di una richiesta di pensionamento richieda più di 15 giorni.

Mario Diciomma
Brescia

Caro Mario, la procedura di pensionamento la ignoriamo pure noi, ma breve non dev’essere. E in ogni caso la sua è una proposta di tale buon senso che non ci sarebbe bisogno neppure di discuterla. Per chi smista carte ed elabora dati, potrà sembrare un’esigenza da poco, ma essere avvisati per tempo - al pari di altre attenzioni, quali ad esempio poter scegliere il proprio medico di base e cambiarlo con facilità, quando non ci si trova bene - distingue la qualità del servizio e contribuisce alla cura di ciascun cittadino al pari, se non di più, di un farmaco. Oltre a trasformare la «prestazione» in servizio e la «sanità» in «salute». Che poi è quello che conta davvero: una medicina che ponga al centro innanzi tutto l’essere umano. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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