Mamma, manchi a tutti noi

Mamma, te ne sei andata d'agosto, con il sole e il caldo che tanto amavi e quando ormai pensavo il peggio fosse passato e finalmente tutto superato.
D'improvviso nella notte lo squillo del telefono, la corsa all'ospedale, ma... nel breve volgere di un'ora tu non c'eri già più.
Ti ho fatto compagnia tutta la notte, ti ho abbracciata stretta, sapevo che da sola avresti avuto paura, hai sempre avuto paura a stare da sola e ho pianto, ho pianto tutte le lacrime del mondo per il tuo abbandono.
In tanti mi hanno detto quanto fossi stata fortunata ad averti potuto godere così a lungo nella mia vita, sicuramente è vero, ma ciò non toglie che anche in un'età così matura come lo è la mia, la sofferenza per il distacco sia inimmaginabile.
Mamma mi manchi, mi manca non sentire il tuo profumo, non poterti venire a trovare, non poter più passare del tempo insieme a te, o ritrovarmi a volte colta dalla stanchezza, addormentata sulla tua spalla, mi manca non poterti coccolare, non poterti più dire ti voglio bene. È stato così speciale questo nostro rapporto che anche quando litigavamo, e chiaramente questo succedeva, dovevo comunque far pace prima di andarmene a casa per poter stare bene con me stessa, per poterti lasciare serena.
Finito è ora il mio essere figlia, mi sento e lo sono,... un'orfana, non c'è più nessuno e non ci sarà mai più nessuno che mi amerà e si preoccuperà per me in quel modo speciale che solo tu mamma potevi fare.
Ora tu non ci sei più, non sei più qui a telefonarmi per dirmi: - hai finito di lavorare? Fra quanto arrivi? Dove sei? Ti aspetto, vieni a riposarti. Mi manca tutto di te, perfino le nostre interminabili discussioni nelle quali l'ultima parola doveva essere sempre la tua e soprattutto mi manca non sentire la tua voce, non poterti più chiamare, pronunciare quel magico nome che era il tuo: Mamma.
Mamma ci manchi, manchi a tutti noi, ai più piccoli, ai più grandi, a noi grandi grandi. Oggi è il tuo compleanno, grazie di tutto, con amore.
Lettera firmata