Maestra Patrizia, grazie dai genitori dei tuoi alunni

Viviamo in un’epoca in cui stima, rispetto, altruismo, sembrano essere sentimenti in via di estinzione, soprattutto se si pensa alle istituzioni scolastiche, dove il rapporto di fiducia tra insegnanti e famiglie è ormai merce rara. Per fortuna esistono realtà ben diverse. Una di queste si chiama maestra Patrizia e ha dedicato parte della sua vita agli alunni della Scuola Primaria «Dante Alighieri» di Brescia. Ora per lei è arrivato il momento di andare in pensione. Siamo dei genitori che hanno avuto il privilegio di conoscere e apprezzare la sua professionalità, la sua dedizione, i suoi modi sempre gentili e riservati, il suo sorriso grande. Non può andarsene però, senza ascoltare i nostri «grazie»! Grazie, maestra, per aver fatto crescere i nostri figli, non solo dal punto di vista cognitivo, ma anche umano, essendo stata un punto di riferimento importante e una guida preziosa. Grazie per l’amore, la cura e l'attenzione ai bisogni e ai sogni dei nostri bambini. Grazie per la passione per il lavoro, grazie per la dolcezza e per la fermezza. Grazie per aver insegnato non solo con i libri, ma anche con un cuore generoso. Grazie per tutto quello che ha trasmesso in questi quattro bellissimi anni. È difficile non essere tristi in questo momento, ma noi e i nostri bambini la ricorderemo sempre con gioia e immenso affetto! Come il Piccolo Principe direbbe: «Amare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro». Le auguriamo di ricevere tutto il bene che ha dato, le auguriamo una vita felice, cara maestra Patrizia!
// I genitori degli alunni della classe IV BScuola Primaria «Dante Alighieri» Brescia
Cari genitori, al vostro grazie alla maestra Patrizia, vorrei unire sommessamente anche il nostro e quello di tante altre famiglie, a tutti quei docenti e «maestre Patrizie» che con amore e dedizione, giorno dopo giorno, sanno ancora rendere unica e indimenticabile l’esperienza scolastica di tanti nostri figli. Diciamoglielo pubblicamente questo grazie: che suoni come dimostrazione che vogliamo restare al fianco di chi si assume la grande responsabilità di «sporcarsi le mani» spendendosi nell’impegnativa sfida che oggi è educare. (g. c.)
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