Madre Teresa ci racconta che la bontà è di moda
La canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta ha avuto una risonanza planetaria, oltre le appartenenze culturali e religiose. Le sua casa era il mondo; il servizio ai più poveri dei poveri l’impegno quotidiano. Li raccoglieva dai marciapiedi tra le immondìzie e li portava a morire da persone umane confortate da una carezza e da un sorriso. Un lavoro che non avrebbe fatto per tutto l’oro del mondo, ma lo svolgeva per amore, perché gli infelici rappresentano le carne sofferente di Cristo. E non faceva proselitismo. Era convinta che cristiani, musulmani, indù se onoravano con coerenza la propria religione sarebbero state persone buone, capaci di amare. Per sé aveva scelto la povertà assoluta, a cominciare dell’abito che le conferiva un aspetto umile. Le mani e il viso erano rugosi come la corteccia di un albero, lo sguardo luminoso e il sorriso dolcissimo. Era di poche parole, chiare e incisive. Richiesta un giorno se avesse armi da denunciare, «sì - rispose subito - il Crocifisso, la corona del Rosario e il Vangelo», E a Oslo in occasione del premio Nobel per la pace si pronunciò contro l’aborto: «Se una mamma può uccidere il proprio bambino, chi mi impedisce che io uccida te e tu uccida me?». Nella ricorrenza della santificazione qualcuno ha ricordato i suoi rapporti cordiali con Lady Diana, la «principessa triste» travolta dal «male di vivere» e incapace di gestire la sua vita burrascosa, pur avendo a disposizione tutto ciò che si possa umanamente desiderare. Le mancavano quelle poche cose essenziali che danno la pace e che molti possiedono. Anche lei era povera, ma in un modo diverso. Si può dire che ai suoi sfarzosi funerali non c’è stato dolore autentico eccetto quello dei due figli. Il tempo che Madre Teresa le stava dedicando non lo rubava ai poveri. Serviva e entrare in un cuore inquieto, alleviare la sofferenza facendo capire che Dio amava anche lei. Da come gira il mondo, pare che la violenza la faccia da padrona, i Santi siano fuori moda e il Vangelo un bel libro che ha fatto il suo tempo. Madre Teresa ha fatto capire che non è così; la sua testimonianza è sotto gli occhi di tutti. Chi si dice cristiano dovrebbe fidarsi delle parole di Gesù che ha dato il suo sangue per amore: «Io ho vinto il mondo», e credere che le forze del male non prevarranno. Nonostante tutto.
// Pier Arcangelo Di VoraBrescia
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